Per la devastante alluvione di Stromboli, nel Messinese, arrivano altri fondi dal governo nazionale. Il Consiglio dei ministri ha deliberato un ulteriore stanziamento di 15,85 milioni di euro per la realizzazione di tutta una serie d’interventi nell’isola. Lavori che saranno legati allo stato d’emergenza già deliberato per l’alluvione del 12 agosto 2022.
Sino ad oggi fondi solo per la somma urgenza
In precedenza era stato deliberato uno stanziamento di 1 milione di euro per gli interventi di somma urgenza. In pratica è stato approvato il finanziamento del piano predisposto dal sindaco commissario Riccardo Gullo ed inviato al dipartimento nazionale della Protezione civile.
La deliberazione di giunta regionale
Pochi giorni dopo i danni dovuti al maltempo la Regione Siciliana ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale per l’isola di Stromboli. Nel contempo aveva richiesto lo stato di emergenza nazionale. Lo ha deliberato la giunta regionale, ai sensi della legge regionale 13/2020 e del decreto legislativo 1/2018, in relazione ai danni causati dal forte nubifragio che ha colpito l’isola lo scorso 12 agosto.
Situazione difficile a Stromboli
La misura è stata adottata all’indomani del sopralluogo sull’isola del presidente della Regione assieme ai capi della Protezione civile nazionale e regionale. Durante la visita sui luoghi investiti dalla massa di acqua discesa dalla montagna, secondo il presidente della Regione è stata rilevata una situazione complessa e difficile, con decine di abitazioni sommerse da fango e detriti, circa cinquanta quelle seriamente danneggiate.
La Giunta ha istituito il comitato tecnico
La Giunta regionale ha deliberato anche l’istituzione di un comitato tecnico per elaborare un piano articolato di previsione e di prevenzione. E’ composto dai rappresentanti di tutte le strutture regionali competenti in materia e da professionalità esterne specializzate. In base alla relazione della Protezione civile regionale, la spesa per i primi interventi di emergenza, compreso il ripristino della rete dell’Ingv per il monitoraggio del vulcano, è stata quantificata in 1,2 milioni di euro.
Stima provvisoria dei danni
La stima provvisoria dei danni ammonta a un milione di euro per quelli subiti dai privati (case danneggiate, arredi, impianti, veicoli) e altrettanto per la perdita di fatturato delle imprese turistiche. Quantificati in 5 milioni di euro, inoltre, gli interventi di riparazione urgente dei danni strutturali, tra ripristino della viabilità, mitigazione del rischio idraulico con interventi di ingegneria naturalistica su alcuni corsi d’acqua e sistemazione di alcuni tratti del versante dell’isola a maggiore rischio. Per altri interventi, subordinati a studi e approfondimenti tecnico-scientifici sul rischio idrogeologico da parte del comitato appena istituito, è stata stimata una spesa di 10 milioni di euro.
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