A Stromboli, isola delle Eolie (Me) dopo l’alluvione è stata bonificata Spiaggia lunga dopo che il 12 agosto l’acqua trascinò sul litorale i rifiuti della discarica.
Completate le operazioni di bonifica
Ora è stata completata a Stromboli la bonifica di “Spiaggia lunga” e del tratto di mare antistante, sino ad una profondità di 50 metri. L’intervento è stato effettuato da Castalia, consorzio accreditato presso il Ministero dell’Ambiente, su incarico del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo nelle vesti di commissario straordinario per l’emergenza alluvionale a Stromboli.
L’alluvione del 12 agosto
Durante l’alluvione del 12 agosto, da una discarica in disuso, mai bonificata, posizionata in un’area sovrastante alla spiaggia, le acque torrenziali trascinarono sul litorale, sino al mare, un considerevole quantitativo di rifiuti, anche speciali: motivo per cui si è reso indispensabile l’intervento di bonifica.
Ora la messa in sicurezza della discarica
Il costo dell’operazione di bonifica è di 260 mila euro, dei quali 60.000 sono somme a disposizione (spese tecniche, oneri fiscali ecc.) Il prossimo passaggio sarà la “sigillatura” della discarica in modo da evitare che possano ripetersi situazioni analoghe.
Anche il sindaco tra gli 11 indagati
Sono undici gli indagati nel procedimento penale aperto dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, per l’incendio dello scorso 25 maggio a Stromboli sul set della fiction sulla Protezione civile e per la possibile connessione con l’erosione provocata dal nubifragio del 12 agosto che ha messo in ginocchio l’isola delle Eolie.
Gli indagati
Il provvedimento è stato firmato dal sostituto procuratore, Carlo Brai. Fra gli indagati ci sono i rappresentanti delle società 11 Marzo e Best Sfx Roberto Ricci, Matteo Levi ed Elio Terribili; i vigili del fuoco Alessandro Romeo, Carmelo Siracusa, Antonino Lo Faro, Giuseppe Marra, Simona Pognant (dirigente romana); l’ex sindaco Marco Giorgianni, il dirigente Mirko Ficarra e l’attuale primo cittadino, Riccardo Gullo.
Il pubblico ministero ha nominato quattro consulenti: Gianni Podestà, Lamberto Griffini, Maria Vietti e Diego Italiano.
L’incendio di fine maggio, un disastro ambientale
Nella notte tra il 25 e il 26 maggio le fiamme hanno seminato a Stromboli paura, disperazione e lacrime. Un disastro ambientale che ha provocato danni incalcolabili. L’ultimo focolaio è stato domato solo alle prime luci dell’alba del 26 maggio grazie anche alla solidarietà della gente dell’isola che per tutta la notte si è adoperata in tutti i modi per salvare il salvabile e per evitare che il disastro assumesse proporzioni ancora più tragiche.
L’organizzazione dei soccorsi e dei volontari
Da Lipari nel cuore della notte era partito il traghetto della Siremar che ha trasportato tre vigili del fuoco, tre automezzi dei Vigili del fuoco, e il presidente dell’associazione radioamatori eoliani Pino Orto. Su Stromboli erano già impegnati i carabinieri che hanno fatto mettere in sicurezza abitanti, turisti dalle loro case a rischio, cosi’ come anche nel ristorante dell’Osservatorio che è stato salvato grazie all’impegno soprattutto dei piu’ giovani, sei volontari dell’Are, oltre quelli dei VIS. La nave è poi ripartita per Lipari e ha proseguito il collegamento di linea con Milazzo. Nell’isola è arrivato anche un canadair per la bonifica.
Indagini sul grave incendio
Ora si contano i danni e soprattutto dovranno essere accertate le responsabilità. A Stromboli gira la voce che l’incendio sarebbe partito da un piccolo fuoco acceso dalla troupe che stava girando una fiction sulla protezione civile. Da lì le fiamme si sarebbero propagate a causa dello scirocco. Voci alimentate però dai social, mentre i carabinieri stanno indagando incessantemente.
Il set sull’isola
Come ha fatto sapere l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro, in una nota, i vigili del fuoco erano “già presenti sul set, probabilmente per l’accensione, il controllo e lo spegnimento di un incendio simulato, funzionale alle riprese. Il Comando locale dei forestali ha reso noto che non era pervenuta nessuna comunicazione di accensione fuochi. Sia i militari dell’Arma sia i forestali della Regione stanno indagando per accertare eventuali responsabilità”.
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