Situazione sempre più difficile all’interno carcere di Barcellona, in provincia di Messina, dove ieri un medico penitenziario, mentre svolgeva la regolare attività assistenziale, è stato aggredito da un detenuto.
Nello stesso mese, nell’arco di circa 15 giorni, si sono verificati due episodi di aggressione.
“Dopo il primo, già molto grave, – si legge nella nota della Fimmg – si erano chiesti interventi importanti a garanzia della sicurezza dei lavoratori dell’Area Sanitaria. Ma il grido di allarme è caduto nel vuoto. L’autorità regionale (che stabilisce la destinazione dei detenuti) non ha ritenuto, dopo quanto accaduto, di allontanare dall’istituto barcellonese, nonostante le richieste, il detenuto autore del gesto. L’Assessorato della Salute nessun intervento ha posto in essere per tutelare il Suo personale”.
“Oggi – continua la nota – questo nuovo atto di aggressione. Il medico, nonostante la presenza di agenti, è stato aggredito per futili motivi da un detenuto, diverso dal caso precedente, che già in passato aveva turbato l’ordine nell’istituto. Altre difficili situazioni nei giorni precedenti sono state segnalate dal personale infermieristico dell’istituto”.
E’ necessario – conclude la nota – ed urgente, ora più di ieri, un intervento pronto e decisivo tanto dell’Amministrazione Penitenziaria che dell’Assessorato Regionale. Pertanto, il Sindacato, richiamando quanto precedentemente espresso, rinnova l’invito alle Amministrazioni responsabili ad attivarsi al più presto onde consentire il pieno svolgimento delle attività assistenziali in assoluta sicurezza per il personale dell’Area Sanitaria, non solo nell’istituto barcellonese ma in tutti gli istituti della Regione. In difetto si dovrà prendere in considerazione la proclamazione dello stato di agitazione”.