Storia a lieto fine, fortunatamente, ieri lungo le coste della provincia di Messina dove una donna ha rischiato seriamente di annegare. La bagnante si trovava in acqua quando all’improvviso è stata colta da crampi e non è stata più in grado di muoversi agevolmente. Con il rischio di essere “risucchiata” al largo dalle correnti, in suo soccorso son arrivati gli agenti di polizia in pattugliamento su acquascooter. Si sono accorti delle evidenti difficoltà della donna e l’hanno letteralmente recuperata.
Pericolo avvistato durante pattugliamento
L’operazione è scattata nella mattinata di ieri, nell’ambito dei servizi di vigilanza costiera e soccorso ai bagnanti. Ad intervenire in particolare i poliziotti della questura di Messina, in servizio di pattugliamento con tre moto d’acqua nel tratto di mare antistante Capo d’Orlando, Brolo e Capo Calavà. Sono stati loro ad essersi accorti che nello specchio di mare di Brolo una bagnante era in difficoltà.
Il pericolo aumentato dalle forti correnti
In particolare, nello specchio acqueo di fronte la cittadina di Brolo, le volanti del mare hanno soccorso una donna di 66 anni che, a causa di crampi alle gambe, nonché delle forti correnti in quel momento in atto, non era più in grado di raggiungere la costa. La donna, messa in salvo su una moto d’acqua, è stata riportata a riva, sulla spiaggia da dove era partita per raggiungere lo scoglio di Brolo. Gli agenti, dopo essersi assicurati delle buone condizioni di salute della signora, hanno ripreso il regolare servizio.
Altri due salvataggi a luglio nel ragusano
Nella zona orientale della Sicilia non è il primo salvataggio che si verifica in questa stagione estiva. Nel luglio scorso altra tragedia si sfiorò nella Riviera Gela a Scoglitti: una mamma ed una bambina hanno rischiato di annegare e sono state salvate da un bagnante Francesco Denaro, bancario di 40 anni originario di Vittoria che vive a Milano e che stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza nella zona con la sua famiglia. Appena due giorni prima, nella zona di Baia del Sole, vicina a quella di Riviera Gela, due ragazzi gelesi avevano salvato un’altra donna trentina che era stata spinta al largo dalle correnti alimentate dal vento di Ponente.
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