Un assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria di 51 anni, che prestava servizio al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, si è tolto la vita, pare tramite la pistola d’ordinanza. Si tratta dell’ennesimo caso di suicidio che coinvolge un poliziotto in servizio in un carcere.
Il dolore dei colleghi
“Come poliziotti penitenziari prima, e come sindacalisti dopo commentano dalla UilPa Polizia Penitenziaria Sicilia – siamo costernati per la morte di un amico e collega, ed esprimiamo sentimenti di cordoglio e vicinanza al dolore della famiglia”. Questa è la dichiarazione della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia dopo la notizia giunta nella mattinata di oggi”.
Un vero e proprio allarme
“Purtroppo la spirale dei suicidi degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria – dicono i sindacalisti siciliani della UIL di settore – non tende a cessare, e questo dovrebbe fare riflettere concretamente con fatti, tutti quelli che hanno compiti di responsabilità politica e gestionale della Polizia Penitenziaria”.
La difficile situazione nelle carceri
“Non sappiamo il perché di un gesto così estremo, – chiosano i segretari regionali della UilPa Polizia Penitenziaria – e nessuna ipotesi possiamo dare, fermo restando che rimane l’amaro in bocca per la perdita di un collega così giovane. Purtroppo il lavoro della Polizia Penitenziaria negli ultimi anni è diventato più difficile e pericoloso, ribadendo che siamo all’oscuro sui motivi dell’insano atto – concludono dalla UilPa Polizia Penitenziaria Sicilia – ma la spirale di violenza nelle carceri è sotto gli occhi di tutti, ma a parte le parole di rito, la spada di damocle quando accadono eventi critici nelle carceri statisticamente ricade esclusivamente sulla pelle dei Poliziotti Penitenziari sia
fisicamente, che disciplinarmente e a volte addirittura penalmente”.
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