La polizia e la Guardia di Finanza, nell’ambito delle attività investigative connesse allo sbarco di migranti avvenuto due giorni fa a Messina con la nave Geo Barents, ha fermato un cittadino gambiano di 25 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto.
Dieci vittime
Il giovane è stato indicato da alcuni testimoni quale conducente dell’imbarcazione sulla quale sono state trovate anche dieci vittime.
Arrestato pure un tunisino già espulso in passato
Arrestato anche un tunisino di 38 anni, accusato di reingresso sul territorio nazionale, e già in precedenza respinto alla frontiera dal Questore di Agrigento ed imbarcato su volo charter con destinazione Tunisia con divieto di rientrare in Italia per 3 anni.
Il caso
Dieci morti: è il bilancio della nuova tragedia che si è consumata pochi giorni fa a circa 20 miglia dalle coste libiche. Li, le équipe di Medici Senza Frontiere a bordo della nave Geo Barents hanno trovato ieri 10 persone decedute sul fondo di un’imbarcazione di legno stracarica di persone.
Avvertita da Alarm Phone e dall’aereo di ricognizione civile Seabird, mentre la barca stava imbarcando acqua, la nave è arrivata quando ormai era troppo tardi.
Dopo salvataggio, il ritrovamento dei cadaveri
I sopravvissuti hanno informato Medici Senza Frontiere che c’erano altre persone nel ponte inferiore dell’imbarcazione che non rispondevano più. Dopo aver portato al sicuro 99 naufraghi, il team di Msf ha trovato i corpi senza vita di 10 persone. I sopravvissuti hanno raccontato agli operatori di Msf che le persone decedute avevano passato più di 13 ore stipate nella pancia della barca, dove l’aria era satura delle esalazioni di carburante. Le persone sono molto probabilmente decedute per asfissia.
Tra i sopravvissuti ci sono 152 uomini e 34 donne, 61 sono minori, il più piccolo è una bambina di solo 10 mesi. Le persone a bordo provenivano da diversi paesi, fra cui Guinea, Nigeria, Costa d’Avorio, Somalia e Siria. Molti di loro hanno vissuto esperienze traumatiche in Libia, da dove è partita l’imbarcazione.
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