O sicchio d’a munezza”: per quanto possa sembrare folle dal secchio della spazzatura si tirano fuori pietanze prelibate. E proprio così si chiama una delle ricetta più famose della cucina napoletana, un classico riportato alla celebrità da Chef Antonino Cannavacciuolo.
Tipico piatto della cucina povera, dove non si spreca niente e tutto va riciclato, gli spaghetti “O sicchio d’a munezza” sono un piatto saporito che nasce proprio nel cuore tradizione gastronomica napoletana. In realtà questo nomignolo un po’ offensivo è stato coniato dallo chef napoletano Antonino Cannavacciuolo che ne è comunque un estimatore. Questo primo piatto della cucina campana può stupire anche per la combinazione insolita di ingredienti. Ma è proprio questo, in realtà, a rendere il piatto estremamente gustoso.
Tra gli ingredienti principali ci sono pomodoro, uvetta, capperi, frutta secca e olive, rendendo il piatto adatto anche per i vegetariani. Di questo piatto non si deve buttare nulla, quindi alla fine la scarpetta è obbligatoria.
Gli ingredienti degli spaghetti di riciclo
- 350 gr spaghetti
- 20 gr nocciole
- 20 gr noci
- 2 cucchiai pinoli
- 2 cucchiai uvetta
- 2 cucchiai capperi
- qb prezzemolo
- 12 pomodorini
- 8 olive nere
- qb sale, olio
- 1 spicchio d’aglio
Ecco come preparare “o sicchio d’a munnezza”
Per iniziare, mettete l’uvetta in acqua tiepida per 30 minuti. Tritate le noci, i pinoli, le nocciole e il prezzemolo con un coltello e teneteli da parte. Portate l’acqua a ebollizione e cuocete gli spaghetti. Nel frattempo, preparate il condimento. In una padella grande e antiaderente, riscaldate l’olio evo e fate dorare l’aglio. Aggiungete gli ingredienti tritati insieme all’uvetta e ai capperi e fate rosolare. Poi, aggiungete i pomodorini tagliati a metà e continuate a cuocere per alcuni minuti. Aggiungete infine le olive nere denocciolate e un po’ di prezzemolo tritato. Quando gli spaghetti sono cotti, scolateli e metteteli nella padella con il condimento. Cuocete a fuoco lento finché gli spaghetti non sono ben amalgamati con il sugo.
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