Di che sfincione siete? Rosso o bianco? Per scoprirlo vi basterà recarvi allo Sfincione Festival presso SanLorenzo Mercato dal 28 febbraio al 1 marzo per gustare il sovrano dei lievitati siciliani declinato in alcune delle sue tante versioni, tutte ugualmente gustose.
Inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT), lo sfincione è tipico della città di Palermo e dintorni. Il termine deriva dall’aggettivo “sfincia”, ossia “soffice”. Sulle origini sembra che sia di derivazione araba e poi, giunto in Sicilia, le suore del Monastero di San Vito a Palermo avrebbero arricchito l’impasto con pomodoro, acciughe e caciocavallo.
La sfida, quest’anno, sarà tra Monreale e Palermo, per il rosso, e tra due forni storici bagheresi, per il bianco, con 6 postazioni speciali. Ospite d’eccezione, fuori gara, il vincitore della prima edizione, il fornaio bagherese Maurizio Valenti. Per la prima volta, in degustazione anche una speciale postazione di sfincione bagherese gluten free.
La kermesse alla sua terza edizione lo Sfincione Festival, dopo il successo delle due scorse edizioni che hanno portato al Mercato oltre 15mila golosi, quest’anno raddoppia la sfida proponendo Sua Maestà lo sfincione nelle sue due versioni, bianca – tipica del bagherese – e rossa – palermitana.
Quattro prodotti con lo stesso nome, ma differenti tra loro, quattro modi diversi di concepire la “pizza dei siciliani”, in altrettante postazioni gestite da panificatori esperti di ogni territorio rappresentato. Saranno proprio i fornai del territorio a presentare così la propria eccellenza, in una sfida all’ultimo sfincione che, per la prima volta, decreterà due vincitori, uno per categoria.
Da un lato l’amatissima versione bagherese, lo sfincione bianco (alto, con ricotta o tuma e mollica), rappresentato dal fornaio Massimo Scaduto dell’Antica Forneria Scaduto, vincitore dello Sfincione Festival 2019, e da Giampiero Pecoraro dell’Antico Panificio Don Pietro; dall’altro lato lo sfincione rosso (classico con pomodoro, cipolla, acciughe e caciocavallo) con in sfida il territorio di Palermo con il Forno di Sanlorenzo Mercato e il territorio di Monreale con Debora e Veronica Velardi di Tusa Arte & Gusto.
Ma quest’anno lo Sfincione Festival sarà alla portata di tutti, anche delle persone celiache, grazie ad una speciale postazione interamente gluten free. A rappresentarla sarà la fornaia Vita Gagliano del panificio La Spiga di Bagheria (certificato senza glutine). Per l’occasione, sarà possibile scegliere tra lo sfincione rosso e quello bianco, entrambi realizzati con farina di riso, amido di mais e fecola di patate, uno strato di acciughe e olio, tuma a pezzi, cipolla e mollica nel caso del bianco e l’aggiunta della salsa di pomodoro nel caso del rosso (entrambi disponibili anche nella versione senza lattosio). Ad arricchire l’offerta gastronomica ci saranno anche i dolci senza glutine come la cassata al forno, le cassattelle, i buccellatini e vari tipi di crostate.
Con un l’acquisto di un ticket di sette euro, si potranno assaggiare le cinque specialità presenti (le 4 in gara + 1 fuori gara), in un confronto aperto e diretto con il produttore che ne spiegherà origine e caratteristiche, tra aneddoti e curiosità. Il ticket darà anche la possibilità di votare il proprio sfincione preferito, contribuendo a decretare i vincitori. Per farlo, basterà girare per le postazioni con il proprio ticket e provare le singole specialità esprimendo il proprio voto.
A decretare i due vincitori accanto alla giuria popolare, sarà una speciale giuria tecnica composta da esperti e giornalisti del settore gastronomico. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione La Piana d’Oro.
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