Lo Sciusceddu è uno sformato di polpette di carne e ricotta. La sua origine sembra risalire a una tradizionale monacale della provincia di Messina.
Sembra, infatti, che l’idea di realizzare un piatto così sostanzioso derivi da un’idea delle monache. Dopo il digiuno quaresimale, lo sciesciuddu veniva preparato per rinfrancare il corpo e lo spirito e festeggiare la Pasqua.
Da dove deriva il nome? La parola “sciusceddu” potrebbe essere una variazione dal latino “juscellum“, il cui significato è “zuppa”. Altri sostengono che derivi dal siciliano “sciusciare”, ossia “soffiare”. Questa tesi è avvalorata dal fatto che lo sciusceddu va servito molto caldo. Dunque il verso sciusciare indica la necessità di soffiare su ogni boccone.
Ecco gli ingredienti per le polpette dello sciusceddu alla messinese: 300 gr di polpa di manzo macinata; 60 gr di parmigiano grattugiato; due uova; una manciata di prezzemolo fresco tritato; 1 lt di brodo di manzo; 80 gr circa di pangrattato; sale e pepe. Per la copertura alla crema di ricotta: 300 gr di ricotta fresca; 3 uova; 80 gr di parmigiano grattugiato; una manciata di prezzemolo tritato; sale e pepe.
Per preparare lo sciusceddu si inizia dalle polpette. Mettere in una ciotola mettete tutti gli ingredienti e impastate. Formate tante piccole polpette della dimensione di un’oliva grossa. Portate ad ebollizione il brodo e fatevi cuocere le polpette per 3 minuti. Scolatele dentro una teglia da forno e ricopritele leggermente con il brodo. Poi si passa alla crema di ricotta: mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e con l’auto di uno sbattitore elettrico munito di fruste, sbattete bene il composto. Versare la crema di ricotta sulle polpette fino a ricoprirle completamente, spolverizzate con del parmigiano grattugiato e infornate in forno preriscaldato statico a 200 gr. La cottura è ultimata quando si crea una crosticina dorata sulla superficie. Lo sciscieddu va servito caldissimo.
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