Piscistoccu? E’ il nome siciliano dello stoccafisso, il merluzzo nordico conservato per essiccazione e salato. Il nome deriva dal norvegese stokkfisk ovvero dall’olandese antico stocvisch, cioè “pesce a bastone”. In Sicilia lo chiamiamo piscistoccu. E’ una pietanza particolarmente diffusa nelle zone dello stretto di Messina, sin dal tempo dei Normanni.
La ricetta più sudista è quella che porta il nome della Calabria: il pesce stocco alla calabrese. La ricetta si prepara facendo soffriggere le cipolle che andranno poi messe in una teglia con salsa di pomodoro e lo stoccafisso. cuocendo il tutto in forno.
Tritare le cipolle e farle soffriggere in una casseruola con l’olio; unire dopo qualche minuto la polpa di pomodoro a pezzi e il prezzemolo tritato. Salare e far cuocere la salsa per circa un quarto d’ora aggiungendo, se necessario, un po’ di acqua. Lessare lo stoccafisso in acqua leggermente salata, scolarlo, asciugarlo, spellarlo, diliscarlo con cura e ridurlo a piccoli pezzi. Ungere il fondo di una teglia con qualche cucchiaiata di salsa, disporvi uno strato di patate sbucciate, scottate in acqua bollente e tagliate a piccoli pezzi, coprire con uno strato di pesce e distribuire qua e là le foglie di basilico. Coprire il tutto con la salsa e con le olive snocciolate, spolverizzare di peperoncino tritato, distribuirvi sopra l’uva di Malaga, salare e cuocere in forno a 160 °C per 30-40 minuti.