Dicono che la ricetta dell’amatriciana sia stata inventata ad Amatrice, come suggerisce il nome. Ed in parte è vero: ma la vera storia degli spaghetti all’amatriciana ci porta dritti nel cuore del centro storico di Roma, vicino a Piazza Navona. Lì, in vicolo degli Amatriciani, i “Grici” vendevano i loro prodotti tipici, pane, salumi e formaggi dai monti Sibillini. In quella strana c’era una locanda, chiamata L’Amatriciano. E proprio tra quei quattro tavoli sgangherati sarebbe nata la leggenda dell’amatriciana. Che altro non è se non l’upgrade della “gricia”. Aggiungere il pomodoro al condimento della gricia è un’usanza che risale alla fine del diciassettesimo secolo. E fu subito un grandissimo successo, tanto che l’amatriciana, venne servita alla corte di Papa Pio VII. Francesco Leonardi, il cuoco che servì al Papa quella ricetta così succulenta divenne famosissimo in tutto il mondo: cominciò a girare l’Europa e dispensò la sua arte culinaria nelle residenze reali, da Parigi sino alla corte di Caterina di Russia.
Questa ricetta prevede che la pasta venga risottata. Quindi, la prima cosa da fare è versare un abbondante giro d’olio in una padella bella grande. Fatto questo, mettete in padella il guanciale tagliato precedentemente a listarelle. Non tagliate il guanciale in lembi troppo sottili, perchè non deve sciogliersi e in bocca deve essere consistente. Aggiungere il peperoncino. Accendere la fiamma e lasciare andare a fuoco medio. Quando le listarelle di guanciale avranno un colore intenso, e il grasso avrò cominciato a sudare, aggiungete il vino bianco e lasciate sfumare. Fate evaporare l’alcool, in maniera tale che rimanga il sapore ( il retrogusto). Togliamo quindi il peperoncino e aggiungiamo la passata di pomodoro e aggiungiamo anche la foglia di alloro. Continuate quindi la cottura fino a raggiungere la consistenza che più vi piace. Aggiustate di sale e pepe.
A questo punto prendete una pentola, riempite d’acqua e portate a bollore. Aggiungete sale e scolateli al dente conservando dell’acqua di cottura per la mantecatura. Portiamo quindi la pasta nella padella dove abbiamo cotto il sugo e mantechiamo bene. Togliete quindi la pasta dal fuoco e mantecare con il pecorino, una grattata di pepe e un filo d’olio. Servite e gustate la vostra pasta con del buon vino rosso.