Come è noto a molti, la farina di ceci è l’ingrediente principale delle panelle che, da sole o insieme alle altrettanto note crocchè dette anche “cazzilli” (per la loro forma fallica), rappresentano l’emblema dello street food palermitano.
Ma questo ingrediente ”povero” è anche alla base della cosiddetta farinata ligure, una torta salata schiacciata e preparata con farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine di oliva.
In Liguria, la regione di origine, la chiamano fainâ. È tuttavia conosciuta anche a Pisa con l’appellativo di cecìna, a Livorno come torta di ceci e, nel basso Piemonte, in particolare nella provincia di Alessandria, spesso è chiamata belécauda.
Viene preparata anche in Sardegna, soprattutto a Sassari, dove il suo nome è fainè. Si cuoce in forno, preferibilmente a legna, in teglia, e con la cottura assume un vivace colore dorato.
La sua storia ha radici assai antiche come provano diverse ricette latine e greche che riportano sformati di purea di legumi, cotti in forno. Una leggenda racconta, infatti, che sia nata per caso nel 1284, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Le galee genovesi, cariche di vogatori prigionieri, si trovarono coinvolte in una tempesta. Nel trambusto alcuni barilotti d’olio e sacchi di ceci si rovesciarono, inzuppandosi di acqua salata. Per non buttare le poche provviste, i marinai misero questa purea ad asciugare al sole e il giorno dopo mangiarono questo composto divenuto una specie di “frittella” scoprendone la prelibatezza. Rientrati a terra i genovesi pensarono di migliorare questa preparazione gastronomica improvvisata, cuocendo la purea in forno. Il risultato piacque e, per scherno agli sconfitti, venne chiamato “l’oro di Pisa”.
Di seguito, ve ne proponiamo una insolita versione “sicula”che arricchisce questo piatto base di gustosi ingredienti made in Sicily che potrete trovare all’interno della dispensa virtuale di InSicilia, l‘e-commerce di prodotti tipici siciliani da ordinare on line e da ricevere comodamente a casa. In particolare troverete la farina di ceci, 100% siciliani, ottenuta dalla macinazione dei ceci secchi ideale per preparare la farinata. Per il condimento potrete utilizzare i pomodori secchi siciliani ideali anche per antipasti, preparazione di primi piatti o come contorno per secondi piatti e dadini di Caciocavallo Palermitano Stagionato conosciuto anche come “fiore a quattro facce“, è un formaggio caratteristico della provincia di Palermo dal profumo gradevole e dal sapore rotondo frutto della stagionatura. Per concludere immancabile una generosa spolverata di origano al naturale in rametti prodotto dall’azienda agricola due Palmenti ideale per realizzare le migliori ricette siciliane della tradizione.
Farinata “sicula”
Ingredienti
250 gr di farina di ceci
750 ml d’acqua
olio extravergine d’oliva
sale fino
pepe nero
Per condire
Origano
cipolle
olive
caciocavallo
pomodorini
In una ciotola stemperate la farina di ceci con l’acqua, aggiungete il sale e mescolate energicamente per sciogliere gli eventuali grumi. Lasciate riposare la miscela per un paio d’ore mescolando ogni tanto per evitare la decantazione della farina.
Ungete una teglia con un velo d’olio d’oliva e mettetela in forno per alcuni minuti (questo faciliterà il successivo distacco) quindi tirarla fuori dal forno e versarvi la miscela partendo dal centro della teglia fino ad ottenere lo spessore che sia di almeno 5 mm ma inferiore a 1 cm.
Cospargete la superficie con rosmarino, cipolle affettate, i pomodorini tagliati a metà, il caciocavallo a dadini e le olive denocciolate. A questo punto infornare nel forno già ben caldo per circa mezz’ora. Sfornate e servite calda.
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