Ciboturista 2.0, un programma per raccontare le eccellenze del food siciliano

  • E’ un nuovo format che verrà diffuso da Blogsicilia e su Youtube
  • Oltre la cucina, Ciboturista vuole raccontare la Sicilia e la sua cultura
  • Il programma è condotto da Francesco Caravello e Katiuska Falbo, per la regia di Giulia Galati

Ciboturista 2.0.  Si chiama così il nuovo format social tv che vuole raccontare la Sicilia, il suo cibo e la sua cultura. Il programma è una produzione Atom, viene diffuso da Blogsicilia e ha già un suo canale youtube.

Che cosa vuole raccontare di preciso Ciboturista 2.0? La prima puntata è stata dedicata a Palermo, ai suoi mercati e ad alcune delle sue pietanze divenute celebri in tutto il mondo. Non solo cibo, però. O meglio il cibo come chiave per interpretare la cultura, i miti, le leggende e il carattere del popolo siciliano. Cancellando stereotipi, puntando all’elogio della bellezza.

Impresa impossibile? Forse sì, ma nulla spaventa la task force che sta portando avanti questo progetto. Il programma è condotto da Francesco Caravello e Katiuska Falbo. La regia è di Giulia Galati.

 

Francesco Caravello

  • Per capire esattamente come sia nato questo programma social tv, abbiamo chiesto lumi a Francesco Caravello.  Lui sfugge a ogni definizione. Potremmo definirlo chef, imprenditore e manager. Ognuno di questi tratti è vero. Francesco è Francesco. Un ragazzo di 37 anni con l’esperienza di un cinquantenne (il copyright è della compagna di Francesco, ndr). Dalle sue parole spicca un amore senza limiti per la Sicilia e per il bello che questa terra esprime. “ A nove anni ho cominciato a lavorare in cucina – racconta – ma poi crescendo ho tentato di cambiare strada. Niente da fare, la Sicilia e il suo cibo, le sue eccellenze mi hanno inseguito in ogni angolo del mondo. E io il mondo l’ho girato tanto..”.  Il concetto di “ciboturista” nasce in realtà cinque anni fa, nel 2016. Caravello è tornato in Sicilia da poco. Tutti gli amici che vengono a trovarlo, arrivando da ogni continente, sembrano ossessionati dalla Sicilia e dal suo “food”. Vogliono assaggiare, vogliono conoscere, vogliono visitare questa terra. Così, nasce la prima versione di Ciboturista: una rete di guide specializzate, in grado di accompagnare gli ospiti della nostra regione in un viaggio nel territorio fatto di cultura e sapori. Una ricetta semplice, funziona.
  • Poi arriva il maledetto virus. Francesco lancia una serie di progetti social per dare una mano agli artigiani del food siciliano alle prese con una crisi mai vista. Viene a sapere che uno storico laboratorio palermitano di pasticceria, con quasi due secoli di storia, sta per chiudere. Ci sono dodici posti di lavoro a rischio.  Investe e rilancia.

Katiuska Falbo

  • Perché non raccontare online tutta la bellezza di questa terra, coniugandola con i sapori incredibili di una tradizione gastronomica che il mondo ci invidia? Da solo non ce la può fare. Così, attorno alla casa di produzione Atom, nasce la task force di Ciboturista 2.0. Per donare cultura brio e ritmo, la conduzione viene affidata a Katiuska Falbo, mentre in cabina di regia arriva Giulia Galati.  Katiuska arriva dalla scuola del Teatro Biondo, ai tempi diretta dal Maestro Roberto Guicciardini. Sul palco ha lavorato a fianco di geni assoluti come Giorgio Albertazzi e Vittorio Gassmann.
  • Katiuska ha portato in giro per l’Italia gli spettacoli del Biondo. “Un pezzo di Sicilia sempre con me – racconta – e anche se era impossibile parlare in dialetto, a me faceva sempre piacere, nel tessuto del dialogo inserire ogni tanto quel dolce intercalare della nostra lingua”. Un piccolo cameo per impreziosire le opere. Da trenta anni sul palcoscenico, Katiuska si dice “fortunata”: “ho sempre fatto questa professione, un’arte, con passione ed amore”. Una delle parentesi che ricorda con più affetto è la stagione della direzione del Teatro Finocchiaro, una dimora storica dell’arte a Palermo. “Abbiamo lanciato l’idea del theatre a table, un po’ sulla scia degli antichi cafè chantant parigini”. Poteva funzionare e funzionava. Ma una compagnia di privati non era in grado di gestire quel Teatro così grande e così bisognoso di restauri. Parentesi chiusa, ma prima il “Finocchiaro” le fa un ultimo regalo. “E’ proprio lì che ho conosciuto Giulia Galati. E’ stato bello. Ci siamo dette, chissà se un giorno riusciremo a fare qualcosa assieme”.  Con Ciboturista 2.0 quel giorno è arrivato.

Giulia Galati

  • E la Galati cosa ne pensa? L’ avvocato, sì l’avvocato Giulia Galati ha una passione mica tanto nascosta. Quando scopre il teatro, passa le notti a studiare. Ripone per un attimo i codici e inizia a studiare. Fonda una compagnia teatrale di ragazzini. La seguiranno per quindici anni. Scrive i testi e manda in scena sotto la sua regia. Abituata a risolvere cause e ricorsi, la gestione di un’opera teatrale l’affronta con passione e precisione. C’è una scena complicata? Giulia la risolve.
  • “Posso stare un giorno intero sul set – racconta Giulia – e non mi stancherei mai”. Per lei Ciboturista 2.0 non è soltanto un progetto, ma una sfida da raccogliere e vincere. “Andremo in giro per la Sicilia non soltanto per raccontare il cibo, ma anche per spiegare la nostra terra, la sua cultura, i suoi angoli nascosti. Il ritmo deve essere quello dei social, per far sì che questo nostro sforzo vada a premiare anche i più giovani, quelli che ancora non conoscono a fondo questa nostra Sicilia. Tutto questo è possibile grazie a Francesco e Katiuska, che si alternano nei ruoli di ospite e visitatore. Hanno trovato il giusto equilibrio, così il racconto non è mai banale ed è sempre incastonato con delle citazioni, degli aneddoti, qualcosa di bello da raccontare”. Perché il segreto di Ciboturista 2.0 in fondo è questo: raccontare il bello della Sicilia, sotto ogni prospettiva. “Si, vogliamo fare proprio questo – conclude Francesco Caravello – vogliamo raccontare le storie di eccellenza del food siciliano aprendo il set della nostra trasmissione ai protagonisti di oggi”.