Andare a Pantelleria e non mangiare la ciaki ciuka è come andare a Roma senza gustare la carbonara.
La parola ciaki ciuka o chak chouka non è uno scioglilingua nè una formula magica. Si tratta, invece, di un termine di origini berbere che significa miscuglio con cui gli arabi definiscono un piatto colorato e aromatico, a base di verdure di stagione, povero solo in apparenza. In realtà, infatti, ha un sapore molto gustoso grazie alla presenza di diversi ortaggi e alla loro particolare modalità di cottura.
Di questa ricca pietanza esistono molte versioni, ciascuna delle quali richiama le varianti dei paesi del Nord Africa da cui proviene. Le tradizioni di questi paesi e regioni hanno determinato la successiva aggiunta al piatto di diverse verdure come carciofi, patate, fave. In alcune zone del Medio Oriente si uniscono anche salsicce piccanti. Nello Yemen la chak chouka è servita con una salsa verde, anche questa piccante. In altri paesi ancora, tra gli ingredienti, troviamo formaggio salato. In Israele questo piatto, portato dagli Ebrei tunisini nelle loro migrazioni, è servito in una pentola di ghisa con pane da inzuppare nella salsa.
Dal Nord Africa a Pantelleria il passo è breve e la chak chouka diventa ciaki ciuka. Nell’Isola del vento a Sud della Sicilia gli Arabi hanno vissuto due secoli, dall’800 al 1000 d.C., lasciando ovunque tracce inequivocabili del loro passaggio: dall’architettura dei dammusi, case pantesche in pietra lavica e tetti a cupola bianchi, ai nomi delle località, dalle terrazze coltivate a capperi alla cucina speziata.
Per preparare la ciaki ciuka si utilizzano melanzane, zucchine, peperoni, patate, pomodori, carote e cipolle a cui poi si uniscono sapori mediterranei quali i capperi, basilico, origano e peperoncino. Ne risulta un piatto povero dai sapori sofisticati di cui faticherete a saziarvi proprio come avviene con l’insalata pantesca.
Di seguito vi proponiamo la semplice e gustosa ricetta è per realizzare la quale potrete utilizzare alcuni degli ingredienti della dispensa virtuale di InSicilia, l’e-commerce di prodotti tipici siciliani da ordinare on line e ricevere comodamente a casa. In particolare i capperi sotto sale dell’azienda Campisi , l’ origano prodotto dall’azienda agricola due Palmenti dal profumo intenso e unico, per finire il piatto sarà perfetta la mollica tostata con mardorle e le mandorle intere già sgusciate che aggiungeranno croccantezza al piatto. In abbinamento provate la Birra Hybrid di Trimmutura preparata con i capperi di Pantelleria che donano sapidità di una Gose. E’ la birra salata di Trimmutura. Dal colore dorato del sole e con una leggera sorbidità rievoca lo stile di Lipsia con una rivisitazione tutta siciliana. I sentori di cappero salato si legano a quello di una lappolatura delicata che è esaltata dal sale marino usato per conservare il bocciolo della pianta del cappero. E’ una birra che disseta e renitegra i sali minerali perso nelle torride giornate delle estati siciliane.
Ciaki Ciuka
2 zucchine
4 pomodori
1 melanzana
3 patate
1 cucchiaio di capperi sotto sale
1 cipolla
basilico
origano
olio extravergine d’oliva
pangrattato
mandorle
Mettete ad appassire lentamente la cipolla tagliata a fettine sottili nell’olio.
Quindi unitevi tutte le verdure tagliate a dadini. A questo punto coprite e lasciate cuocere lentamente. Quando le verdure saranno ben cotte aggiungete i capperi, il basilico e un po’ di origano, ponetele in una teglia, cospargete di pangrattato e mandorle e infornate. Servite calda, tiepida o a temperatura ambiente accompagnata da crostini di pane.