La rassegna delle cene d’autore, che coniuga l’alta cucina con il design, ritorna con un nuovo appuntamento. Questa volta protagonista sarà la nuova cucina mediterranea di Marco Ambrosino del ristorante ’28 posti’ di Milano, diventato punto di riferimento per i gourmand meneghini e non solo. La data da segnare in agenda è quella di venerdì 21 febbraio all’interno di ‘Charme‘, il design concept store alcamese.
L’esclusivo format, che già dalle prime tappe in calendario ha registrato il sold out, vuole far vivere in modo intimo e conviviale le emozioni della grande cucina d’autore attraverso un percorso che celebra il piacere della condivisione in un’atmosfera informale seppur raffinata. Una serata al mese, otto cene imperdibili, undici grandi chef per un esclusivo percorso di incontri, cooking show e degustazioni all’insegna della sperimentazione.
“La Sicilia è un luogo di grande ispirazione per me, con questo menù racconterò il bacino del Mediterraneo attraverso ingredienti e tradizioni- commenta lo chef di Procida- Questa per me è una prima volta dal momento che non sono mai venuto in Sicilia a cucinare. Per me è un grande punto di riferimento all’interno del percorso di studio e ricerca che ho iniziato molti anni fa sulla cucina mediterranea. La Sicilia è, da sempre, crocevia di culture e popoli che hanno lasciato tantissimo nella vostra gastronomia. Nel menù di venerdì intendo proporre una passeggiata lungo tutto il bacino del Mediterraneo attraverso ingredienti e tradizioni”.
Durante la serata sarà possibile gustare piatti iconici scelti per raccontare la filosofia dello chef, rappresentativi di un’intera carriera. Si parte con il “Porro alla brace, miso di piselli, prugna sotto sale e olio di argan“, piatto in cui un ortaggio familiare si veste di aromi e ingredienti mediorientali, a seguire la “Tajine di ritagli di pesce, rape ed erba luisa” piatto antispreco scelto dallo chef per rappresentare la sua attenzione all’utilizzo di ogni parte della materia prima. Si continua con gli “Spaghettini, acqua di pasta fermentata, miso di ceci neri“, un incontro tra oriente e Mediterraneo mentre il ‘Pesce bianco cotto nelle verza, orzo fermentato, timo limone” concentra il concetto di multiculuralità gostronomica in un solo boccone. Per concludere “Agnello nel fieno, lattuga alla brace, gambi di erbe aromatiche” per ribadire il concetto di sostenibilità alimentare e ambientale e non sprecare neanche i gambi delle più umili piante aromatiche. Il dessert, infine, “Tumminia” è un omaggio al sole della Sicilia.
Anche questa volta sarà presente ad accompagnare i piatti e il cooking show dello chef una cantina del territorio. “Sono certo che ci divertiremo molto -afferma Aldo Viola, viticultore e enologo dell’omonima cantina alcamese- La nostra è una collaborazione solida perché lavoriamo già molto bene a Milano, con lo chef siamo in sintonia perché lui cerca identità e io propongo densità, sale, mare, e profumi del Mediterraneo concentrati in un bicchiere. I mie vini sono frutto di una filosofia naturale a cui applico i principi della biodinamica e delle fermentazioni spontanee, cercando di intervenire meno possibile sulla natura e sul territorio. Berremo vini davvero non comuni, uno tra tutti Shiva, due annate in vent’anni e ammarsalato per un vino prezioso in cui si sfidano invecchiamenti arditi e tecniche enologiche ancestrali”.
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