Dopo l’uscita dalla cucina della Locanda Gulfi, a quanti gli chiedono dove sarà possibile continuare a gustare la sua buona cucina lo chef modicano Carmelo Floridia risponde che, a breve, comunicherà dove proseguirà la propria carriera lavorativa.
Dopo la chiusura di un’importante parentesi della vita dello chef modicano che, in un certo senso, ha visto nascere, mattone dopo mattone, il ristorante della cantina Gulfi, all’interno del quale l’avventura era iniziata- lo ricordiamo- nel 2009, poi vi fu una interruzione di quasi due anni per poter seguire dei progetti personali, ed ecco di nuovo il suo ingresso nella cucina della famiglia Catania dove è rimasto sino ad oggi.
“Questa esperienza mi lascia molto sia dal punto di vista professionale che umano -spiega Carmelo Floridia-. Ho imparato davvero molte cose, scontrandomi tutti i giorni con un territorio non proprio semplice, ma comunque straordinario ed unico, accogliendo ospiti provenienti da tutto il mondo. Ho fatto tanti sacrifici- prosegue lo chef- anche nell’ambito personale e familiare, ma ho sempre avuto il supporto di una grande azienda agricola come la Gulfi e naturalmente della mia famiglia che mi ha permesso di riuscire a portare avanti quella che io considero una missione. E poi ci sono stati loro, i miei colleghi di lavoro, un gruppo fantastico, una seconda famiglia che ringrazio di cuore così come vorrei ringraziare tutti i nostri ospiti che hanno scelto di trascorrere dei momenti molto belli da noi apprezzando la mia cucina”.
Nei mesi scorsi, intanto, la confermata professionalità dello chef Floridia lo ha portato fuori Italia grazie alla collaborazione con il 25Hours Hotel. Sia a Vienna, al Museums Quartier, che a Zurigo (al Zurich West) sono stati da poco inaugurati i due ristoranti Ribelli, siti all’interno degli hotel facenti parte della prestigiosa catena alberghiera.
Il menù è stato studiato con la sua consulenza. “I miei amici di Ladoppia Factory, il concept partner di 25Hours, mi hanno proposto di curare la carta dei ristoranti Ribelli – ci racconta Floridia-. Ho accettato con estremo piacere consapevole della sfida di dover rispettare tutte le esigenze di un grande gruppo alberghiero. Mi ha molto stimolato il lavoro di selezione delle materie prime con le quali ho potuto ideare piatti contemporanei ma fermamente ancorati alla tradizione italiana. Adesso sia a Vienna che a Zurigo c’è un tocco di sicilianità reale, epurata dal folklore che caratterizza spesso progetti simili. La sintonia con tutto i team ha fatto poi il resto”.
La capacità di Carmelo Floridia nel trasformare la qualità di ogni singolo ingrediente prescelto in sapori inattesi, mai banali, insieme ad una costante esplorazione del gusto, rende ogni piatto ideato una perfetta commistione tra studio, tecnica e cultura. Floridia, che nella sua carriera professionale vanta anche la collaborazione con l’Istituto Arti Culinarie ETOILE di Sottomarina di Chioggia (VE) e con il Four Seasons di Milano, continuerà sempre il suo impegno di presidente nell’Associazione Provinciale Cuochi Iblei preparandosi ai nuovi progetti di cui a breve potrà dire di più.
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