L’Epifania è una festa molto sentita, perché conclude il ciclo delle feste invernali. Per i bambini è il giorno della Befana che porta i doni. Dolci, piccoli giocattoli, leccornie di ogni genere ma anche carbone, per i pargoli capricciosi. Come è nata la tradizione della calza? La tradizione deriva da Numa Pompilio, uno dei sette re di Roma. Pompilio appendeva una grande calza all’interno di una caverna, tra il solstizio d’inverno e i primi giorni di gennaio. Secondo una leggenda popolare, di tanto in tanto una ninfa avrebbe potuto riempire l’improvvisata sacca con i doni della natura. La scelta della calza deriva dalla sua forma: può infatti trasformarsi in un capiente contenitore.
Ma questa è una rubrica di ricette di cucina. Allora proviamo a fare una calza della befana da servire a tavola il giorno dell’Epifania.
Dividete la pasta sfoglia a metà, infarinate e stendete col matterello,su un foglio di carta forno. Dovete creare una sfoglia delle dimensioni di 35×25 cm. Ripetete il procedimento con la parte restante di sfoglia
A questo punto iniziate a farcire una sfoglia col formaggio, prosciutto e olive tagliate a rondelle. Il ripieno deve essere poggiato sulla sfoglia in modo tale da formare il numero 7. Sollevate l’altra sfoglia e adagiatela sul ripieno. A questo punto potete chiudere la sfoglia, premendo con le dita sul perimetro del ripieno. Tagliate la sfoglia in eccesso con una rotella per pizza, cercando di creare la forma della calza.
Sigillate il perimetro dello scrigno,spennellate con un uovo sbattuto. Con i ritagli della sfoglia potete creare delle decorazioni. Bucate tutta la sfoglia con uno stuzzicadenti e decorate con semi di sesamo. Infornate a 200° per 25 minuti.