Il cibo è, da sempre, un importante valore aggiunto per il rilancio economico di un territorio, soprattutto dal punto di vista turistico che si contraddistingue per la riscoperta dell’identità e della unicità dei luoghi.
Un esempio è offerto dal pesto alla trapanese che ricopre un ruolo centrale nella tradizione gastronomica siciliana di cui rappresenta parte imprescindibile ed essenziale con notevoli implicazioni anche dal punto di vista economico. Basti pensare, infatti, che, tra le principali motivazioni che spingono i turisti a visitare la provincia trapanese, oltre all’immenso patrimonio ambientale, artistico e culturale, c’è l’enogastronomia di cui questo “gustoso intingolo” è l’emblema.
Sempre tipici dell’areale trapanese ritroviamo l’aglio di Nubia e il pomodoro pizzutello di Paceco, l’olio Dop delle Valli Trapanesi, il sale Igp di Trapani e Paceco, le mandorle ericine, il basilico e il pecorino Dop, le busiate di grano duro sono tutte materie prime che, insieme al particolare formaggio Vastedda del Belice, tutti prodotti che alimentano il sistema produttivo rendendolo noto in tutto il mondo.
Tra tutti i prodotti succitati il pesto alla trapanese, in particolare, rappresenta uno scrigno prezioso che racchiude in sé tradizione, storia e sapere, elementi che, insieme a cultura, economia, arte e paesaggio, determinano l’identità di un territorio. Questo condimento, tuttavia, non darebbe il meglio di sé se non venisse accolto e “abbracciato” amorevolmente da un tipo di pasta il cui formato ben si presta a trattenerlo nelle sue cavità per poi rilasciarlo una volta a contatto con il palato.
Si tratta delle “busiate“, un formato di pasta molto diffuso in Sicilia, preparato con farina di grano duro e acqua, il cui termine deriva dal “ buso” ovvero il fusto della Disa, una pianta perenne della famiglia delle Graminaceae, che diviene lo strumento indispensabile (ma non insostituibile) per preparare questo tipo di pasta. Busi sono, infatti, anche detti i ferri della lana che, in alternativa alla Disa, vengono utilizzati dalle massaie siciliane per realizzare la pasta.
Come spesso accade, quando una ricetta è così intrinsecamente legata al territorio d’origine, oltre che a rappresentare questo, ne rappresenta anche i suoi abitanti rispecchiandone le diverse versioni, tante quanti sono coloro che sostengono di possederne la ricetta originale, , in quanto tale, unica ed inimitabile.
Per questo motivo, la ricetta delle busiate al pesto trapanese che, di seguito vi proponiamo, non è che una delle tante esistenti, tante quante sono le cucine siciliane in cui la preparano. Se, come in questo caso, ci troviamo fuori stagione, potrete acquistare il pesto alla trapanese e tanti altri ingredienti direttamente on line.
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