Braciole alla siciliana
- Non chiamateli involtini
- Si chiamano così perchè venivano cotte alla brace
- Sono stati gli spagnoli a portali in Sicilia
- In questa versione vanno cotte nel sugo di pomodoro
Le braciole alla siciliana sono un secondo piatto entrato a pieno titolo nel libro dei classici gastronomici della nostra regione. Eppure, questo piatto non è siciliano. Ma viene dalla Spagna. Le braciole prendono il nome proprio dal modo in cui venivano cucinate: alla brace. Nel XVI secolo furono gli spagnoli a far conoscere questa tradizione ai siciliani. Gli spagnoli cucinavano questa pietanza alla brace accompagnandola con del vino rosso.
Gli ingredienti delle braciole alla siciliana
- 12 fettine sottile di maiale
- 100 g di caciocavallo fresco
- 100 g di salame a fette spesse
- 100 g di mollica di pane raffermo
- 50 g di pecorino o caciocavallo grattuggiato
- 3 uova sode
- 1 uovo
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 1 spicchio d’aglio
- 50 cl di salsa di pomodoro
- 1 bicchiere di olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
La ricetta delle braciole alla siciliana
- Distendete le fette di carne su una spianatoia, salatele e coprite la carne con una fetta di prosciutto cotto. Aggiungete un cucchiaio di mollica di pane precedentemente inzuppata con olio, pepe, parmigiano, pinoli, uvetta e prezzemolo.
- Mettete sulle carni una fetta di lardo, uno spicchio di uovo sodo, un pezzetto di provola piccante e un bastoncino di patata cruda (a piacere potete incorporare anche un po’ di cipollotto o scalogno).
- Chiudete le fette a involtino, fermandole con degli stuzzicadenti. Soffriggeteli in una padella con abbondante olio.
- A parte preparate il sugo a fiamma bassa e, prima di metà cottura, immergeteci le braciole, facendole cuocere finché la forchetta non entra agevolmente.
Commenta con Facebook