A far assurgere, ancora una volta, il Ben Ryé, frutto dell’agricoltura eroica pantesca, nell’Olimpo dei migliori vini italiani è Luca Maroni, tra i più autorevoli critici enologici italiani, che, per il terzo anno consecutivo, premia il Passito di Pantelleria di Donnafugata con il punteggio eccezionale di 99/100.
Secondo “L’indice di piacevolezza” di Maroni, il Ben Rye 2017 si classifica come “Miglior Vino d’Italia” nella sua categoria. Il massimo riconoscimento è stato attribuito solo ad una ristretta cerchia di vini (di cui solo due vini dolci) che hanno raggiunto l’eccezionale punteggio di 99/100 sugli oltre ottomila degustati, prodotti da più di 1.200 aziende.
Ben Ryé è “un capolavoro viticolo quanto enologico, stabilmente tra i migliori vini dolci del mondo. Chapeau.” scrive Maroni nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani 2020, che si ispira al principio per cui “la qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore”.
“Siamo felici di veder premiato il Ben Ryé come simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo – dichiara Antonio Rallo, wine-maker dell’azienda di famiglia –. Riconoscimenti come questo ripagano i sacrifici della viticoltura eroica di Pantelleria dove la coltivazione della vite ad alberello patrimonio Unesco rende unico il Passito ed il paesaggio dell’isola”.
Il Ben Ryé, il figlio del vento, non ha bisogno di presentazioni, per lui parlano le spiccate note di albicocca e sentori di frutta candita e di erbe aromatiche ed una straordinaria persistenza e acidità che invogliano alla beva. Ottimo per accompagnare pasticceria secca, dolci di mandorle o ricotta, intrigante se abbinato ai formaggi stagionati la cui sapidità esalta il contrasto. Da solo, come vino da meditazione, è un’autentica meditazione.
La premiazione si svolgerà in occasione della serata di apertura dell’evento
“I Migliori Vini Italiani 2020″, in programma a Roma, oggi, 13 febbraio presso il Salone delle Fontane all’EUR.
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