Si aprirà giovedì 7 ottobre il processo a carico di Giuseppe Rugolo, il sacerdote di Enna arrestato lo scorso 27 aprile con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Avrebbe abusato di minori.
L’indagine della squadra mobile di Enna era stata avviata dopo la denuncia di un 28enne che avrebbe subito abusi quando era ancora minorenne. L’inchiesta della Procura di Enna ha portato alla luce presunte violenze su altri due giovani, anche loro minorenni, abusati dal parroco quarantenne.
Il parroco guidava una associazione di giovani, all’interno della quale gli inquirenti hanno individuato le altre due vittime. Intanto, “Le Iene” hanno realizzato un servizio sulla vicenda che a breve andrà in in onda.
Secondo i legali di un giovane, i familiari avrebbero ricevuto nell’ottobre del 2019 l’offerta di 25 mila euro tramite la Caritas in cambio di un accordo con la clausola del silenzio. Il giovane ha raccontato ogni dettaglio circa le presunte violenze sessuali subite tra il 2009 ed il 2013, ovvero da quando aveva appena compiuto 16 anni e fino ai 20.
“Ci colpisce questo movimento mediatico che c’è su Rugolo – ha detto nei mesi scorsi l’avvocato Antonino Lizio dopo l’interrogatorio – come se a volte i processi fossero fatti sulla base delle notizia sui giornali. Con l’avvocato Denis Lovison abbiamo consigliato al nostro assistito di venire a rispondere al gip. Abbiamo chiarito quello che c’era da chiarire e spero che venga tenuto in conto. Il sacerdote ha risposto alle domande ed è stata acclarata la sua posizione. Mi auguro che sia stato compreso quello che doveva essere compreso, poi vedremo lo sviluppo del caso”. Il penalista ha sottolineato che “don Rugolo è sereno”.