Vandalizzata la stele posta sul luogo dove venne gettato il corpo di Vanessa Scialfa, la ventenne ennese strangolata dal fidanzato nel 2012. L’altare realizzato dai genitori della giovane uccisa si trova sulla strada che da Enna va a Caltanissetta, sotto il confine della ex miniera di Pasquasia.
Un mese fa era stata danneggiata la tomba della ragazza, all’interno del cimitero comunale e oggi è stata vandalizzata la stele che la famiglia ha posto sul cavalcavia della strada che conduce al luogo da cui l’assassino reo confesso Francesco Lo Presti, aveva gettato il corpo dopo averlo avvolto in un lenzuolo. Era stato lo stesso Lo Presti, condannato in via definitiva a 30 anni, a indicare dove aveva abbandonato il cadavere della fidanzata che aveva strangolato in casa.
A scoprire il danneggiamento con la rottura e asportazione della lapide con il nome della giovane è stata la sorella che era andata a deporre i fiori e che ha subito avvisato i genitori. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica per i rilievi di eventuali tracce che possano permettere di identificare l’autore del gesto. Lo scorso ottobre era stata forzata la serratura della tomba di Vanessa ed erano stati sottratti alcuni oggetti lasciati dai familiari.
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