Un flash mob davanti il Palazzo di Giustizia di Enna, il prossimo venerdì 18 dicembre, alle ore 11,00 per chiedere dignità nel lavoro. A scendere in campo sono i Giudici di pace, i Vice Procuratori onorari e Giudici onorari del tribunale di Enna che chiedono qui, come in altre parti d’Italia, tutele, diritti e assistenza nel lavoro.
In Italia sono oltre cinquemila, a fronte degli oltre ottomila togati, indispensabili per lo svolgimento delle udienze ma, di fatto, ignorati dallo Stato italiano.
“Lo testimoniano – si legge in una nota dei magistrati onorari – le gravi affermazioni rilasciate dal Ministro Bonafede a seguito di una interrogazione parlamentare, secondo cui la magistratura onoraria esisterebbe “con finalità di contenere il numero dei togati, pena la perdita di prestigio e la riduzione delle retribuzioni della magistratura professionale”.
I Magistrati onorari di Enna, ritengono le affermazioni del Ministro inaccettabili e lesive della dignità della Magistratura onoraria, oltre che finalizzate alla creazione di una contrapposizione tra Magistratura professionale ed onoraria, contrapposizione nella realtà inesistente, in quanto i rapporti tra le due categorie sono, da sempre, improntati alla collaborazione e allo spirito di servizio.
Di fatto, i magistrati non togati, sono privi di qualsiasi tutela lavorativa e se dovessero, ad esempio, contrarre il covid durate un’udienza ed ammalarsi, come è accaduto, non hanno alcuna assistenza sanitaria.
“Lo Stato italiano, – si legge ancora nella nota – pur in presenza di una chiara violazione di tutte le direttive in tema di lavoro, così come anche accertato, oltre che dai Tribunali, dalla Corte di Giustizia, e pur di fronte all’inevitabile apertura di infrazione europea con condanna dello Stato al pagamento di ingenti sanzioni, non ha mai mostrato alcuna apertura nei confronti delle legittime rivendicazioni della categoria, per ottenere un trattamento economico e normativo adeguato e commisurato alle funzioni espletate. Un non senso esploso, ancor di più, in questo periodo di pandemia durante la quale i giudici non togati stanno continuando a lavorare senza nessuna tutela previdenziale, assistenziale, malattia, giusta retribuzione”.
Ecco la decisione di sospendere, il prossimo venerdì 18 dicembre, alle ore 11,00, temporaneamente le udienze per ritrovarsi nello spazio antistante l’ingresso del palazzo di Giustizia di Enna, nel rispetto delle normative anti Covid.
Alla protesta è giunta la solidarietà del procuratore della Repubblica di Enna, Massimo Palmeri e del magistrato coordinatore dei Vice Procuratori Onorari dell’Ufficio di collaborazione del Procuratore, Stefania Leonte.
“Sono figure il cui apporto è più che indispensabile. – scrivono in una nota il procuratore Palmeri e il sostituto Leonte – I non togati sono ordinariamente inseriti nelle tabelle degli uffici giudicanti e nei progetti organizzativi degli uffici requirenti. E’ sempre più avvertita l’esigenza che lo Stato riconosca i diritti e le prerogative proprie di tutti i lavoratori in maniera assistenziale e previdenziale anche ai magistrati onorari, perché hanno un ruolo fondamentale per il buon funzionamento del servizio giustizia”.
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