“Occorre urgentemente far luce sugli incarichi esterni conferiti dall’Asp di Enna nei giorni scorsi. I suddetti incarichi, infatti, sembrerebbero in contrasto con quanto stabilito dalle disposizioni contenute nell’atto di indirizzo dell’assessore regionale della Salute che prevede lo stop temporaneo, in vista delle elezioni amministrative di ottobre, di concorsi e assunzioni durante la campagna elettorale”.
Lo dice il vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera Andrea Giarrizzo che ha scritto al presidente della Regione siciliana e all’assessore regionale della Salute, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni in merito alle delibere, adottate il 10 settembre scorso dal direttore generale dell’Asp.
“Sembrerebbe – aggiunge – che uno dei destinatari di tali incarichi sia tra l’altro candidato in una lista civica per le elezioni amministrative del Comune di Enna”.
“È evidente la necessita’ di tenere estraneo il sistema sanita’ dalla contesa politica, – conclude il parlamentare – anche se, a mio avviso, sarebbe auspicabile che queste misure di prevenzione diventino sistemiche attraverso una vigilanza sulla gestione delle Aziende Sanitarie Provinciali siciliane che sia attuata costantemente e non solo durante le campagne elettorali. Considerata la gravita’ di quanto sta accadendo nell’Ennese, reputo necessario che gli organismi preposti intervengano adesso per effettuare le opportune verifiche con la massima celerità“.
Quattro giorni fa è arrivata notizia dello stop momentaneo nelle Aziende sanitarie e ospedaliere ai concorsi “già avviati o comunque in itinere – fatta esclusione dell’implementazione degli organici carenti e delle attività connesse all’emergenza pandemica – anche finalizzati all’attribuzione della direzione di unità operative complesse”. Lo prevede un vademecum anti-propaganda firmato dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, e trasmesso alle Asp e per conoscenza alle 14 Procure dell’isola.
Questo perché, scrive Razza nel documento, nelle prossime elezioni del 4 e 5 ottobre “potrà verificarsi che siano presenti nelle liste elettorali dipendenti del Servizio sanitario regionale e delle strutture private convenzionate”. Così per “tenere del tutto estraneo alla contesa il sistema sanità” si sospendono i concorsi.