L’ospedale di Enna avrà molto presto a disposizione la sua nuova Tac. Parola dei vertici dell’Asp di Enna che non hanno affatto accantonato il “gioiello” da 64 bit che da mesi è stato già consegnato al nosocomio da mesi. Sono cominciati ad emergere dei mugugni sul perché di questi ritardi ed invece non c’è alcun ritardo o malaburocrazia di mezzo. Almeno per il caso dell’ospedale Ennese. In realtà si asta aspettando l’attivo di uno strumento che sarà di supporto alla Tac e che eviterà disagi a chi avrà bisogno di questo servizio. In un unico reparto avrà a disposizione il necessario per completare l’iter diagnostico.
Nessun ritardo
“Non c’è alcun ritardo – ci tiene a precisare il direttore generale dell’Asp di Enna, Francesco Iudica -, in realtà è stata una scelta quella di non far partire la Tac all’ospedale. Semplicemente si è stabilito di attendere l’arrivo di un apparecchio complementare, il pensile di radiologia. Questo a garanzia proprio dell’utenza perché il rischio era quello di dover sballottare il paziente da un reparto all’altro. In questo momento, con l’arrivo di questo apparecchio, saremo in grado di offrire una totale assistenza”.
L’imminente arrivo del pensile
Oramai si è agli sgoccioli, la nuova Tac sembra essere pronta per partire all’ospedale Ennese. “Proprio in questi giorni – aggiunge Iudica – mi è stato assicurato dell’imminente arrivo del pensile di radiologia. L’apparecchio è in partenza dalla Serbia e, sulla base della stima dei tempi, dovrebbe giungere da noi la seconda settimana di gennaio. Poi il tempo tecnico del collaudo e saremo pronti a garantire questo nuovo servizio per l’utenza del nosocomio. La Tac non è stata dimenticata o lasciata in soffitta, al contrario abbiamo voluto valorizzare al massimo questo arrivo per evitare eventuali disagi all’utenza”.
Tre nuove Tac
In totale sono tre le Tac acquistate e collaudate di ultima generazione per la sanità siciliana. Fondi spesi da Stato e Regione per l’emergenza covid che sarebbero dovuti servire proprio per superare le fasi di criticità di tre ospedali siciliani. Oltre ad Enna gli apparecchi sono stati spediti a Gela ed Acireale dove ancora oggi non sono entrati in funzione. La Regione ha acquistato e collaudato Tac a 64 bit.
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