Grande partecipazione agli stati generali per la Sicilia di Azione e +Europa. I vertici regionali dei due partiti hanno accolto positivamente la costituzione a settembre del “Polo del Buon Governo”, un’area liberal democratica imperniata sulle leadership di Carlo Calenda ed Emma Bonino, per compattare una forza politica incentrata sulla capacità di governare e che chiuda la disastrosa stagione del bipopulismo. Per la Sicilia è emersa la necessità di lavorare ad una proposta programmatica che possa costituire un valido punto di riferimento nella partecipazione al dibattito politico, escludendo, sin da ora, interlocuzioni con i partiti populisti e con quelli che si contraddistinguono per la loro impostazione clientelare.
I punti cardine del programma politico
“Le scelte sulla gestione dei rifiuti, sull’organizzazione della sanità, sull’implementazione dei servizi scolastici, gli investimenti nel servizio idrico – dice il segretario regionale di Azione, Giangiacomo Palazzolo – saranno i punti cardine sui quali decideremo, insieme a +Europa, il percorso politico ed i compagni di viaggio”. “Obiettivo di questo incontro è quello di mettere in campo la rete di uomini e donne pronti ad impegnarsi nei territori ed in grado di interpretare la nostra visione progettuale – ha aggiunto Fabrizio Ferrandelli, presidente dell’assemblea di +Europa -. Osserviamo attentamente cosa si muove anche negli altri schieramenti, così da poter qualificare con attenzione e intelligenza la nostra proposta politica”.
Accordo alla vigilia delle comunali
L’accordo tra le due forze politiche venne suggellato proprio alla vigilia delle amministrative di Palermo, nel maggio scorso. Si tratta di un movimento federativo di esponenti autonomisti, civici ed ecologisti. L’intesa venne sottoscritta per il partito di Calenda “Azione” dai segretari cittadino, provinciale e regionale, rispettivamente, Mario Enea, Leonardo Canto e Giangiacomo Palazzolo, e per il movimento federativo di “Palermo Capitale” dal comitato di coordinamento costituito da Tommaso Lima, Andrea Piraino e Nadia Spallitta.
Su cosa si basava l’intesa
L’intesa si basa sulla condivisione, oltre che della visione strategica del futuro di Palermo al centro del Mediterraneo, delle quattro politiche fondamentali che la nuova amministrazione cittadina che uscirà dalle urne dovrà perseguire. Il risanamento economico finanziario del Comune, nonché qualità e tempestività dell’informazione contabile. La riorganizzazione dell’apparato burocratico-istituzionale per un’efficace servizio al cittadino. Ed ancora la rigenerazione urbana e transizione ecologica verso uno sviluppo sostenibile. Infine la tutela ed espansione dei diritti sociali.
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