Una Vigilia di Natale, quella dell’ENPA di Piazza Armerina, passata a soccorrere un cane la cui presenza si avvertiva già da una certa distanza.
Il cattivo odore rilasciato dalle ferite putrescenti al collo, lasciava infatti pochi dubbi sullo stato del cagnolino, per fortuna soccorso dalla Protezione Animali.
“Attorno al collo – riferisce Patrizia Spagnolo, responsabile ENPA di Piazza Armerina – presentava due corde che avevano provocato profonde ferite trovate ormai infette. Un cane martoriato, quasi morto, con la faccia gonfia a causa dei lacci stretti talmente tanto da averlo praticamente tagliato“.
I volontari hanno notato il cane arrivare a testa bassa, dolorante per le ferite. Secondo l’ENPA era stato tenuto in quella maniera da qualcuno che non aveva neanche voluto acquistargli un collare. Due lacci che il cane, a forza di tirare e mordere, era riuscito a staccare. Un comportamento, quello messo in atto da ignote mani, che poteva causare la morte per soffocamento o, come successo, una pericolosa infezione a causa delle ferite provocate. Le stesse che stanno ora curando i volontari di Piazza Armerina. Si trattava di due corde particolarmente resistenti, in fibra sintetica. Secondo il Veterinario il contatto con la carne doveva essere avvenuto diversi giorni addietro, forse da un paio di settimane.
La sua fortuna è stata quella di avere trovato lungo la strada delle persone che non hanno esitato a prendersi cura di lui senza scacciarlo per il cattivo odore. Un sorta di miracolo di Natale, afferma l’ENPA di Piazza Armerina, che chiede ora aiuto per le cure da affrontare. Un miracolo, perchè è stato proprio il cane a trovare i volontari. Il suo nome, ovviamente, non poteva che essere che quello di Natalino.
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