Le polemiche non si placano e la querelle tra Sole24ore e Università Kore di Enna, potrebbe finire in tribunale perchè l’ateneo, dopo la replica di qualche giorno fa, ha deciso di querelare il quotidiano di economia per la pubblicazione della classifica sugli atenei italiani.
Una doppia classifica: quella degli atenei statali, che peraltro vede Palermo e Catania agli ultimi posti, e quella degli atenei non statali, dove la Kore è stata inserita all’ultimo posto.
“Il Sole24ore – spiega il presidente della Kore, Cataldo Salerno – ha volutamente danneggiato l’immagine della Kore. Ha scelto anche di pubblicare una classifica limitata a 14 atenei non statali per collocarci all’ultimo posto, omettendo altri cinque atenei che figurano nei data base del Ministero e scegliendo i dati che più hanno fatto comodo per denigrare la Kore, nonostante essa sia ai primi posti per qualità secondo la valutazione degli studenti”.
“Il Sole24opre dovrà chiarire in tribunale – continua Salerno – i suoi modi oscuri di graduare gli atenei, sia statali che non statali. Dovrà rispondere sul perché la classifica è completamente diversa da quelle elaborate dal Ministero due giorni prima, dovrà spiegare perché non ha tenuto conto dei dati aggiornati dell’Agenzia nazionale della valutazione ma ha utilizzato quelli vecchi. I redattori della classifica del Sole dovranno spiegare perché la loro classifica è stata pubblicata senza nota metodologica e senza le tabelle grezze. Hanno avuto la spudoratezza di dire che le forniranno tra una settimana. Come mai? Devono ancora manipolarle per farle coincidere con la graduatoria strombazzata ai quattro venti? Devono ancora truccare i dati come i dati della diffusione del quotidiano? È ora di dire basta. Questo scempio non può continuare. Quello del Sole24ore è un vile attacco nei confronti di tutto il sistema universitario meridionale, è un falso cui non possiamo rassegnarci”.
Salerno non solo annuncia la querela, ma guarda già al futuro e alla possibilità di ricevere un risarcimento. “Denunceremo il Sole24ore – conclude il presidente della Kore – alla Procura di Roma e chiederemo il risarcimento del danno, che investiremo interamente in borse di studio”.
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