Lunedì 19 dicembre alle 15.30, ad Enna, si riunirà il coordinamento regionale di Italia Viva alla presenza del parlamentare nazionale Davide Faraone e alla presenza della coordinatrice nazionale Teresa Bellanova.
L’appuntamento con tutti i componenti del coordinamento regionale è all’hotel Garden di Pergusa.
Italia Viva si rafforza in Sicilia con nuovi ingressi
Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, si rafforza e si riorganizza Italia Viva sul territorio siciliano, in vista della costruzione della federazione con Azione anche sull’Isola. Entrano a far parte del partito il sindaco di Capo D’Orlando, Franco Ingrillì e il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino. Lo dice il parlamentare nazionale Davide Faraone.
La nascita del coordinamento regionale
Viene così costituito un coordinamento regionale ed entrano a farne parte 5 sindaci, insieme a Ingrillì e a Pendolino ci saranno Maurizio Di Pietro, sindaco di Enna, Filippo Tripoli, sindaco di Bagheria e Leo Ciaccio, sindaco di Sambuca di Sicilia. Il coordinamento sarà poi composto da esponenti della società civile, del mondo delle professioni, dell’associazionismo, consiglieri comunali, assessori, che hanno deciso di aderire ad Italia Viva in vista della nascita della federazione con Azione.
Ecco chi fa parte del coordinamento regionale
Componenti del coordinamento regionale sono: Valeria Ajovalasit (presidente Arcidonna), Salvatore Scelfo (consigliere comunale Alimena, sindacalista Cisl), Giacomo D’Annibale (ingegnere), Claudio Lombardo (esponente dell’associazionismo ambientalista), Giancarlo Garozzo (già sindaco di Siracusa), Liliana Modica (dirigente scolastica), Rossana Titone (communication & strategist), Valentina Falletta (consulenza giuridica-amministrativa), Paolo Caracausi (dirigente bancario, già consigliere comunale a Palermo), Roberto Lannino (funzionario Ferrovie), Cristian Malluzzo (imprenditore), Giandomenico Lo Pizzo (consigliere comunale Gangi), Sara Siggia (consigliere comunale Vittoria) e Salvo Messana (farmacista, ex sindaco di Caltanissetta).
Faraone: “Noi senza notabili e proprietari del consenso”
“In silenzio stiamo strutturando il partito dal basso, partendo dai territori, dall’associazionismo, dalle professioni, senza notabili e “proprietari del consenso”. Sono fiducioso che la federazione Italia Viva e Azione/Italia Viva funzionerà anche in Sicilia, serve una nostra idea sui grandi temi che interessano il Mezzogiorno del paese”, lo ha detto qualche giorno fa Davide Faraone.
La sfida di Italia Viva e Azione anche in Sicilia
In una scena politica caratterizzata dagli estremismi e dai populismi ecco che il terzo polo, in termini organizzativi, programmatici e di prospettiva avvia in provincia di Palermo il percorso federativo già deliberato a livello nazionale. La scorsa settimana c’è stato un incontro per parlare di quello che sarà il futuro.
“Il 6 dicembre scorso, presso la sede di Italia Viva, si sono incontrate le delegazioni di Italia Viva e di Azione, guidate dai rispettivi coordinatori Toni Costumati e Giusi Provino per IV e Leonardo Canto e Mario Enea per Azione, per iniziare a discutere i temi legati alla costituenda Federazione tra i due partiti, in questi giorni sottoscritta da Matteo Renzi e Carlo Calenda.
In armonia e coerenza con quanto stabilito nell’accordo federativo nazionale, le due dirigenze si sono impegnate ove possibile e comunque nel rispetto reciproco delle pregresse esperienze, a favorire da oggi processi di integrazione dei soggetti presenti sul territorio, tanto afferenti al Partito d’Italia Viva quanto afferenti ad Azione nonché ad altri soggetti civici e politici che ne condividano il programma anche nell’ottica e verso la prospettiva della costituzione del partito unico” si legge in una nota dei partecipanti all’incontro.
Il Terzo Polo e una nuova piattaforma
E ancora: “Tutti i presenti hanno convenuto, infatti, circa l’importanza di iniziare un percorso condiviso a partire da una piattaforma programmatica comune che possa far sentire all’interno di tutti i Comuni della provincia una presenza concreta del Terzo Polo come soggetto riformista alternativo ai populismi e agli estremismi.
A tal proposito i dirigenti dei due partiti hanno previsto un prossimo incontro nel quale verranno contattati i rappresentanti istituzionali e i membri della società civile da coinvolgere nelle varie aree della provincia, nonché la programmazione di incontri territoriali volti a creare le condizioni, in special modo nei comuni interessati dalle amministrative del prossimo anno, per la costruzione di liste comuni espressioni e rappresentative della Federazione”.
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