Torna all’attacco Vittorio Sgarbi sul dipinto del Tiziano custodito a Troina. Ribadisce l’accusa che si tratta di un falso dopo l’intervento a favore dell’autenticità del quadro da parte del sindaco del Comune ennese, Sebastiano Fabio Venezia, il quale in alcuni post è stato sferzante nei confronti di Sgarbi.
“In merito alla richiesta del sindaco di Troina- dice Sgarbi – che mi chiama “autenticatore di opere false” (frase di cui dovrà rendere conto in un Tribunale, anche per le altre pubblicate sul suo profilo Facebook) capisco perché mi chieda di autenticare la sua, senza pregiudizi. Devo però rinunciare, e rimandare a un altro esperto di sicura competenza nell’arte veneta del Cinquecento, e specialista di Tiziano ,quale non era, per stessa ammissione del sindaco, il mio amico Maurizio Marini, noto per la generosità delle sue attribuzioni. In ogni caso il dipinto non è documentato e non se ne conosce la provenienza, se non dal proprietario pittore (dell’800 )che potrebbe averlo dipinto”. Sgarbi aveva detto che il Tiziano è costato 56 mila euro, poco per lui per una opera d’arte. “Lo stato di crosta dell’opera è la sola evidenza. Una sola da 56mila euro. Come potrebbe un vero Tiziano valere quella cifra? Ma per una copia è un furto. E grave responsabilità del sindaco è non aver chiesto una perizia di parte, a difesa del comune, fidandosi ciecamente di una perizia offerta dal proprietario del quadro, e di un non esperto di Tiziano chiamato come consulente. Crosta con truffa.”
Ad attaccare Sgarbi è stato ieri anche Paolo Giansiracusa, il docente siracusano dell’Accademia delle Belle Arti di Catania tirato in ballo da Sgarbi che lo accusa di aver fatto acquistare al Comune di Troina proprio quel Tiziano. E Giansiracusa ha fatto riferimento all’inchiesta della Procura di Roma che ha chiesto il rinvio a giudizio per Vittorio Sgarbi, accusato di aver certificato come autentici alcuni lavori riferibili al pittore e scultore Gino de Dominicis ma ritenuti falsi dai carabinieri del nucleo di Tutela del patrimonio artistico dei carabinieri. “Io non sono coinvolto – replica Sgarbi – in nessuna indagine per autenticazione di false opere d’arte, né mi risulta che possano affermare l’autenticità di dipinti carabinieri che non hanno alcuna competenza. Io ho periziato opere autentiche di Gino de Dominicis (peraltro artista concettuale, le cui opere non rientrano fra quelle considerate pregevoli) di cui si conosce la sicura provenienza, e attendo che una sentenza lo confermi. Per questo mi auguro che anche per il falso Tiziano di Troina un tribunale si pronunci”
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