Il matrimonio rischia di trasformarsi in un focolaio di Covid19. Nell’ennese, a Nicosia, circa 90 persone sono state messe in quarantena dopo aver partecipato ad un matrimonio. L’allarme è scattato dopo che una signora di Nicosia e un suo congiunto rientrato in Germania sono risultati positivi al tampone.
Il matrimonio è avvenuto il 26 luglio scorso e adesso si stanno accertando tutti i contatti che i partecipanti al matrimonio hanno avuto. Il numero delle persone in quarantena, quindi potrebbe aumentare ancora. Intanto la donna positiva al Covid19 si trova ricoverata all’ospedale di Catania anche se non presenta sintomi.
L’allarme del potenziale focolaio è scattato quando un uomo è risultato positivo dopo che è rientrato in Germania dalla Sicilia. Aveva partecipato al matrimonio di Nicosia ed è stato ricoverato dopo il tampone positivo. Anche la donna, che risiede a Nicosia, in seguito è risultata positiva ed è stato deciso il ricovero in via precauzionale visto che al momento non accuserebbe alcun sintomo.
L’allarme nel centro in provincia di Enna è scattato tra martedì e ieri e immediatamente sono state poste in quarantena una novantina di persone, ma si stanno ancora effettuando le verifiche per identificare tutti i partecipanti al matrimonio e le persone con le quali nel frattempo, hanno avuto contatti.
In Sicilia non accenna ad arrestarsi la nuova ondata di positivi al Covid19. Ieri si sono registrati 18 nuovi casi di Covid19. I casi totali erano 3233, tutti casi non gravi. Restano infatti 29 i ricoveri ordinari e 2 i ricoveri in terapia intensiva per un totale di 31 ricoveri. La scheda di ieri parla di un totale di 193 persone in isolamento domiciliare fiduciario e 224 attuali positivi totali.
I nuovi contagiati sono stati identificati per lo più nei focolai noti: 7 a Catania sempre in riferimento al cosiddetto cluster dell’hinterland, 6 a Ragusa dove sono tutti migranti del centro d’accoglienza di Pozzallo, 4 a Messina dove si rischia un nuovo focolaio, dopo Ganzirri si parla di Olivieri, e un a Trapani.