Gli agenti di polizia di Enna hanno denunciato con l’accusa di peculato un professionista di Piazza Armerina, G.G., accusato di aver sottratto circa 68 mila euro, il ricavato di un’asta immobiliare. Il gip del tribunale di Enna, Vittorio La Placa, ha disposto il sequestro dei beni, un appartamento ed un locale” riconducibili all’indagato ed il provvedimento è stato eseguito dalla sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Enna. Secondo quanto svelato dagli inquirenti, il tribunale aveva affidato all’indagato, nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare, l’incarico di professionista delegato alla vendita. Solo che, dalle indagini condotte dalla polizia, avrebbe riscosso quasi l’intera somma versata dal vincitore dell’asta, per un importo di circa 68 mila, attraverso decine di prelievi che sono stati poi scoperti dagli inquirenti.
A quanto pare, l’inchiesta è stata aperta dopo una segnalazione e così passo dopo passo sono stati ricostruiti tutti i pezzi di questo mosaico. Gli agenti, con il decreto di sequestro in mano, si sono recati in diversi istituti di credito per verificare se il professionista avesse dei conti correnti ma non ne sono stati trovati, per cui le ricerche si sono concentrate sulle proprietà immobiliari. “La legge ha permesso alla Polizia giudiziaria, non avendo rinvenuto – spiegano dalla Questura di Enna – alcuna traccia del denaro sottratto né di altra liquidità, di individuare alcuni beni immobili nella disponibilità dell’indagato che, sulla base del loro valore catastale, rivalutato secondo legge, si approssimavano congruamente all’importo stabilito dal Giudice nel suo provvedimento, potendo così procedere al sequestro ed alla trascrizione a favore dell’erario di un appartamento e di un locale commerciale”