Cosa nostra siciliana infiltrata al nord, all’alba retata in Lombardia con 10 arresti tra cui alcuni esponenti legati alla famiglia Rinzivillo di Enna. Il blitz della polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lombardo. L’ordinanza di custodia cautelare è nei confronti di diverse persone. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di diversi reati tra cui l’associazione a delinquere di stampo mafioso e il traffico di sostanze stupefacenti.
Cosa è emerso
Le indagini hanno fatto emergere le attività della locale di ‘ndrangheta di Pioltello, nel Milanese, feudo indiscusso delle famiglie Maiolo e Manno. In tale contesto sarebbero stati verificati “atti criminali” di un altro soggetto riferibile alla famiglia di Cosa Nostra di Pietraperzia, nell’Ennese, collegata ai Rinzivillo. Dunque cosa nostra siciliana integrata nella criminalità del nord. I reati contestati sono principalmente associazione a delinquere e traffico di stupefacenti. Ma tra le contestazioni anche tentata estorsione, tentato omicidio, ricettazione, porto illegale di armi, furto aggravato, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia e coercizione elettorale, usura, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
A dicembre l’ultima operazione in Sicilia contro il clan
Esattamente un anno fa ci fu l’ennesimo duro colpo al clan Rinzivillo. L’1 dicembre del 2021 cui fu un’operazione antimafia condotta dalla squadra mobile di Gela. La polizia di Stato ha dato esecuzione, per ordine della Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, a diverse ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere. Ad emettere i provvedimenti il gip del tribunale di Caltanissetta che avanzò contestazioni legate a delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso. All’epoca le accuse erano quelle di fare parte della famiglia di “cosa nostra” a Gela. Oltre all’accusa di associazione mafiosa figurarono contestazioni per reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Tre ordinanze di custodia
Nel complesso la polizia di Stato eseguì in quell’occasione tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. Vi furono anche quattro indagati.
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