Dopo le cinque campagne di scavo condotte nel centro urbano dal Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, che dal 2017 al 2022 hanno permesso di portare alla luce il volto ellenistico-romano più recondito e sconosciuto della città, si torna a scavare nel territorio di Troina.
L’amministrazione comunale, da sempre impegnata nella promozione dei beni culturali del territorio nell’ottica della loro valorizzazione ai fini culturali e turistici, ha infatti approvato una convenzione tra il Comune di Troina, la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Enna e il Magdalene College di Cambridge per la tutela, la ricerca scientifica e archeologica e la valorizzazione dell’area archeologica intorno al bacino del fiume Troina.
“Dopo la scoperta, anni addietro, di una fattoria preistorica dell’età del Rame nel territorio di Troina – spiega il sindaco Fabio Venezia – , abbiamo voluto avviare una nuova campagna di scavi, grazie alla preziosa collaborazione dell’Università di Cambridge, per contribuire a conoscere meglio la fase di antropizzazione di questo lembo della Sicilia interna. I dati archeologici raccolti in questi anni lasciano presagire una certa vitalità delle popolazioni indigene che, da cacciatori e raccoglitori, iniziano a sperimentare pratiche agricole e prime forme di allevamento”.
La campagna di scavi, che inizierà i primi giorni del mese di aprile per concludersi a inizio di maggio prossimo, sarà infatti condotta a partire dall’area archeologica dove sono state rinvenute importanti testimonianze, databili all’età preistorica, già scoperte e indagate dall’Università di Cambridge nell’ambito del progetto Troina Project 1997-2002.
La collaborazione tra le parti prevede che il Magdalene College di Cambridge, attraverso i propri studenti, effettui ricognizioni geofisiche, carotaggi e scavi dell’area, studi i contesti archeologici rinvenuti, anche mediante assegnazione di tesi di laurea e di specializzazione, produca un’edizione scientifica e ne divulghi i risultati, insieme a ulteriori manifestazioni pubbliche inerenti gli esiti delle ricerche.
La sezione per i Beni Archeologici della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Enna, cui compete per legge la direzione scientifica della ricerca archeologica, assicurerà la presenza durante le indagini con i propri funzionari e ricercatori.
Sarà invece impegno del Comune di Troina realizzare iniziative che possano ampliare la conoscenza del patrimonio, mediante attività di marketing e di promozione dell’offerta turistico-culturale, ospitare gli archeologi e i ricercatori impegnati nella campagna di indagine e scavo, mettere a disposizione le strutture e gli ambienti comunali da usare come magazzini per la conservazione dei reperti rinvenuti e per la realizzazione di eventuali mostre e eventi riguardanti gli esiti della campagna di studi.