I fratelli Angelo ed Anthea Mangione indosseranno la maglia azzurra e rappresenteranno anche la Sicilia nel mondo. La nazionale italiana di taekwondo attinge da Leonforte per formare la selezione italiana Cadetti e Juniores in vista dei mondiali che si disputeranno a Sofia, in Bulgaria dal 25 luglio all’8 agosto.
Angelo Mangione (classe 2007) si è classificato primo in tutte le competizioni nazionali 2021 e 2022; Anthea Mangione (classe 2008) atleta più giovane cadetta della spedizione azzurra ai Mondiali classificata anche lei prima in tutte le competizioni nazionali 2021 e 2022.
Prima il raduno
Il raduno si terrà dal 10 luglio al 8 agosto a Roma al centro di preparazione olimpica per Angelo Mangione e a Nettuno al gruppo sportivo fiamme oro per la sorella Anthea.
Monastra “Per noi è grande motivo d’orgoglio”
“Faccio i complimenti a nome di tutto lo staff ai ragazzi – afferma la presidente dell’Asd Team Mangione Taekwondo, Giuseppa Monastra – per la nostra associazione è grande motivo di orgoglio contribuire alla causa della nazionale italiana ed i due fratelli Mangione in questi anni hanno dimostrato una classe cristallina che è davvero performante in tutta Italia e non solo. Spero che i risultati arrivino presto per la spedizione azzurra: Angelo è un ragazzo esemplare durante tutto l’anno ed ha le carte decisamente in regola per far parte della Nazionale, Anthea grazie al suo livello alto è stata selezionata dopo essersi diplomata campionessa italiana indiscussa”.
E continua: “Le categorie Juniores -68kg e Cadetti femminile -55kg sono formate da 40 atleti per categoria provenienti da tutto il mondo. Ogni nazione schiera i più forti a livello nazionale e per l’Italia ci saranno i nostri due atleti titolari nelle rispettive categorie che cercheranno, assieme alla squadra, di portare il tricolore più in alto possibile. Non resta che augurare ai due atleti un’ottima esperienza e sempre un’ambizione alta come hanno sempre fatto. Leonforte, Enna, la Sicilia e l’Italia, tiferanno per i nostri due atleti azzurri. Un augurio particolare arriva dai genitori che anche loro hanno dato tantissimo a questi due atleti che sin da piccoli avevano un sogno, che stanno coltivando. Sarà forse un sogno a cinque cerchi? Il tempo e la costanza ci daranno la risposta”.
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