Sono già iniziate le proiezioni sulla mappa del nuovo Consiglio comunale di Siracusa che tornerà ad insediarsi dopo ben 4 anni. L’ultima seduta con i 32 consiglieri si tenne tra novembre e dicembre del 2019 per poi decadere a seguito della mancata approvazione del conto consuntivo del 2018. Non potrà più accadere perché la Regione siciliana ha abrogato quella norma.
Un altro elemento è, comunque, certo: se Francesco Italia dovesse vincere al ballottaggio contro Ferdinando Messina non scatterebbe il premio di maggioranza, con 19 consiglieri comunali, perché la coalizione del Centrodestra ha superato la percentuale del 50%, attestandosi al 53,90%.
In realtà, stando al numero dei votanti, 56015 come si legge sul sito della Regione siciliana, il Centrodestra ha ottenuto il 40,4% di preferenze ma nella ripartizione complessiva vanno tolti tutti i voti di tutte le liste che non hanno raggiunto lo sbarramento del 5%, che sono 17.
Questo vuol dire che le preferenze di tutte e 17 non si considerano, come se non avessero mai partecipato alla tornata elettorale.
Stando così le cose, le percentuali ai fini della distruzione dei seggi si calcolano sul numero di votanti frutto della somma delle preferenze delle sole 8 liste capaci di superare il quorum.
In questo modo, ecco come è la ripartizione della preferenze: Fratelli d’Italia al 16,18; Mpa al 14,83%; Forza Italia all’11,96%; Insieme al 10,93%.
Francesco Italia sindaco al 16,18%; Fuori sistema per Siracusa al 10,91%; Pd al 10,43%; Edy Bandiera sindaco all’8,58%.
Nel turno di ballottaggio, sono previsti gli apparentamenti: le liste legate ai candidati sindaci tagliati fuori dalla competizione elettorale che hanno superato il 5% avranno la possibilità di sostenere o Francesco Italia o Ferdinando Messina.
L’apparentamento con Italia non garantirà il premio di maggioranza, per cui, in caso di successo dell’uscente sindaco vi sarà una ripartizione dei seggi su scala proporzionale ma la maggioranza sarà nelle mani del Centrodestra, forte di quel 53,90%.
Alla luce di questi conti, il candidato del Centrodestra, Ferdinando Messina, è l’unico, in caso di successo, a cui potrebbe scattare il premio di maggioranza, fissato al 60%, ma un apparentamento con l’alfiere di Forza Italia non garantirebbe praticamente nulla ad una delle 3 liste in gioco, non quella di Italia naturalmente, in quanto le liste del Centrodestra farebbero la parte del leone.