“Si arrivi ad una celere approvazione del disegno di legge per l’istituzione delle zone franche montane  in Sicilia”. A sollecitare la definizione dell’iter legislativo sono le quattro Organizzazioni datoriali dell’Artigianato, assieme all’Associazione “Zone Franche Montane in Sicilia” e al Comitato regionale, che hanno, nell’ottica dell’impegno condiviso, sottoscritto un documento, prontamente indirizzato al Presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e ai Presidenti della Commissione Attività Produttive e Bilancio, rispettivamente Gaspare Vitrano e Dario Daidone.

“Riteniamo – affermano i segretari regionali di Cna, Piero Giglione,  di Confartigianato, Andrea Di Vincenzo, e di Casartigiani, Maurizio Pucceri, e il presidente di Claai, Orazio Platania – che, in assenza di ostacoli e impedimenti, si debba arrivare in tempi brevi al traguardo, dal momento che la Regione può autonomamente legiferare  rispetto alla materia in questione. I nostri artigiani, che ancora resistono – sottolineano – hanno la necessità di guardare al futuro con fiducia, ed in questo contesto l’Assemblea siciliana potrà e dovrà mettere a disposizione questo importante strumento nell’interesse dello sviluppo economico dei territori coinvolti”.

“Esprimiamo grande soddisfazione per la presa di posizione di CNA, Confartigianato, Casartigiani e Claai – precisa Vincenzo Lapunzina, presidente dell’Associazione ZFM Siciliana – la norma non si fonda sul presupposto finanziario ma su quello politico. L’Ars è chiamata adesso a salvare le Terre alte dalla deriva certa. La fiscalità di sviluppo rappresenta l’ultima spiaggia per i resilienti, quindi per gli operatori economici che resistono a denti stretti. Le condizioni ci sono tutte e, lo ribadiamo, non ci sono impedimenti di alcun tipo”.

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