“L’incertezza di questi ultimi anni attorno al futuro della zona industriale di Siracusa, i tanti nodi ancora irrisolti e gli ultimi episodi anomali che hanno generato apprensione tra la popolazione ci dicono chiaramente come oggi serva un nuovo equilibrio che tenga conto dello strategico apporto economico e occupazionale dell’industria ma che sappia anche dare contenuto concreto all’annunciata sostenibilità ambientale e alla richiesta di sicurezza”. Così interviene il parlamentare Filippo Scerra (M5S).
“Se da una parte è corretto chiedere alle aziende di mettere in campo progetti a media scadenza per un rilancio degli impianti verso la loro conversione, dall’altra è doveroso un atteggiamento responsabile della politica, chiamata a guidare un fenomeno di respiro internazionale, in un settore come quello energetico, in cui l’Italia ha l’occasione di mostrarsi paese guida nelle nuove produzioni rispettose dell’ambiente e della salute”, aggiunge Scerra.
“Il conto di questo doveroso cambiamento non può ricadere però solo sui territori e neanche deve finire per gravare sulle aziende e sui lavoratori. Il polo petrolchimico di Siracusa rappresenta un patrimonio produttivo e di competenze che l’Italia non deve disperdere ma anzi valorizzare, nella sfida verso un’industria sempre più competitiva e green, anche nella produzione di energia. Una consapevolezza – sottolinea l’esponente cinquestelle – che ad oggi è mancata a questa compagine di governo, capace di produrre slogan e di cantare vittorie di Pirro, come dimostrano tutti i nodi ancora sul tavolo in coda a due anni eppure farciti di trionfali annunci. Nulla è cambiato, anzi la situazione peggiora”.
“Non è più tempo di giocare. Occorre subito un serio programma industriale che abbia capacità e visione sufficienti per accompagnare e incentivare i cambiamenti necessari. Una road map con scadenze ed impegni precisi, da redigere coinvolgendo i soggetti interessati del territorio, la politica, le associazioni di categoria e con il necessario coordinamento dei Ministeri interessati”, la proposta di Scerra.
“Un accordo di collaborazione per il rilancio produttivo e ambientale, in cui sviluppo e occupazione non siano intesi come merce di scambio ma logiche conseguenze di un percorso essenziale per la Sicilia quanto per le politiche energetiche dell’Italia. Non c’è più tempo per inseguire mode del momento e affascinanti quanto vuote promesse. Questo deve diventare il tempo dell’impegno e della concretezza, a meno che questa maggioranza non voglia passare alla storia come quel centrodestra che riuscì a mortificare l’industria italiana e l’economia del Sud. Cosa che, purtroppo, sin qui Meloni e la sua compagine hanno tentato di evitare con poca convinzione ed ancora meno interesse”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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