Una giornata di festa per quanti lo amano incondizionatamente, ma anche per quelli che lo apprezzano come prodotto dietro al quale c’è un’idea, un progetto, uno sguardo al futuro. Parliamo del panettone, protagonista per il secondo anno consecutivo del festival a lui dedicato, quest’anno svoltosi nella sede di Damiano Organic a Torrenova, in provincia di Messina, organizzato da Coop Somnium, che ha avuto come protagonisti la mandorla siciliana di Mazzarino e il celebre cioccolato di Modica secondo l’antica lavorazione a freddo. Ospite d’onore della manifestazione il noto critico gastronomico Paolo Massobrio che, insieme ai Ceo dell’azienda Damiano e Ciomod, ha dialogato con i maestri pasticceri presenti.
A dare il meglio di sé 7 pasticceri selezionati da Confapi Sicilia per la finale: La Bottechita Nueva di Santa Croce Camerina (Ragusa), Di Stefano Dolciaria di Raffadali (Agrigento), Caffè Adamo di Modica (Ragusa), Pasticceria Fraccaro (Castelfranco Veneto (Treviso), Albertengo Panettoni di Torre San Giorgio (Cuneo), Ariston Dolci di Mazzarino (Caltanissetta) e Casalindolci di Modica (Ragusa).
E più che una gara, il “Festival del Panettone 2024” è stata una kermesse culturale perché, dietro a ogni panettone, c’è la storia di regioni come la Sicilia, i cui prodotti sono frutto dell’amore di chi li coltiva, ma anche di chi li utilizza e ne esalta le loro proprietà, proprio come le aziende che hanno partecipato al festival e che rappresentano le nuove generazioni di realtà a conduzione familiare che hanno investito e continuano a investire in un futuro che non dimentica, anzi valorizza, le proprie radici.
Radici che, per essere protette, devono chiedere aiuto anche alla tecnologia. Fondamentale è stato, infatti, il contributo dato dalla tecnologa alimentare Rosa Palmieri, docente dell’Università degli Studi di Catania, che ha parlato di innovazione e ricerca nella lavorazione della mandorla e, più in generale, dell’importanza del tema salute quando parliamo di produzioni agroalimentari di eccellenza come quelle siciliane, compresa l’antica e unica lavorazione a freddo del cioccolato a Modica.
Tutti entusiasti i partecipanti che, grazie anche all’entusiasmo degli organizzatori, hanno vissuto con spirito collaborativo questa esperienza, sperimentando le linee guida date dagli organizzatori.
«Il compito era di provare a darci un panettone che esaltasse il gusto della mandorla di Sicilia e quello del cioccolato di Modica. Proprio per questo – racconta Dhebora Mirabelli, presidente di Confapi Sicilia – abbiamo deciso che nella giuria tecnica ci fossero coloro che producono questo prodotti come Riccardo Damiano di Damiano Organic e Innocenzo Pluchino, fondatore di Cioco. I giurati hanno valutato l’aspetto estetico soffermandosi anche sul profumo del panettone, per poi passare all’assaggio, quindi i giudizi sono una sintesi di queste tre esperienze e livelli di approcci tecnici. Un’esperienza totalizzante per tutti».
Nuovo, inusuale, l’utilizzo della mandorla in un panettone, tanto che ha lasciato sorpreso anche chi ha fornito la materia prima.
«In effetti la immaginavo più che altro nella colomba – dice Riccardo Damiano – ma ho visto che qui ha assunto una nuova veste, sia dal punto di vista estetico che nel ripieno, per esempio abbinata con la granella di cioccolato. Cosa che ha rivalutato questa tradizione cristiana, anticipandola di quattro mesi e guadagnandoci da ogni punto di vista. Felice che la nostra azienda sia stata protagonista di un evento di tale portata, contribuendo anche con l’apertura delle nostre porte a tutti voi per fare conoscere i processi che stanno dietro al prodotto finito».
«L’ospitalità in Sicilia non ha prezzo – aggiunge Innocenzo Pluchino, fondatore di Ciomod – ma lo comprendi quando arrivi in un’azienda come questa, la Damiano Orghanic, rendendoti conto della portata, direi proprio maniacale, che dimostra il suo livello di qualità. Oggi la vera risorsa nell’innovazione è tornare indietro e avere rispetto di ciò che possediamo. Avere un’identità territoriale è fondamentale e il cioccolato di Modica la esprime pienamente. Essere qui e vedere che sia stato l’abbinamento ideale per quello che è stato prodotto dai pasticcieri per noi è una gioia».
«Ci tengo a ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di questa seconda edizione del festival – afferma Carmelo Aristia, presidente della Cooperativa Sociale Somnium e direttore di Confapi Sicilia – dai produttori ai pasticceri al sistema Confapi regionale e nazionale, sino a tutti i partecipanti. Saluto il presidente di Unionalimentari nazionale, Paolo Uberti, che ha voluto essere con noi, anche se in collegamento streaming. Noi crediamo che il festival di quest’anno sia l’ulteriore conferma di un’idea vincente, che ha voluto valorizzare prodotti che ci appartengono. Grazie a tutti coloro i quali hanno partecipato, al Ceo di Pluchino e al Ceo di Damiano che hanno generosamente messo a disposizione i loro prodotti, donando ai pasticcieri le materie prime per realizzare quelli che posso considerare solo capolavori della pasticceria. Grazie anche a Massimo Albertengo, presidente di Unioncamere Cuneo, augurandomi di continuare a collaborare tutti insieme e fare rete, affinché le nostre eccellenze e i prodotti della nostra terra possano essere presenti in gran parte del mondo. Noi crediamo fortemente nell’internalizzazione. Grazie, infine, a Paolo Massobrio perché, per essere stato qui con noi, vuol dire che le eccellenze siciliane sono riconosciute e apprezzate anche nel resto dell’Italia. La sua presenza ci riempie i cuori».
E proprio a Carmelo Aristia insieme a Paolo Massobrio è andato l’onore di consegnare il riconoscimento da parte di Confapi Sicilia a Di Stefano Dolciaria, peraltro presente anche nell’edizione 2023 della manifestazione, per la qualità del panettone che ha portato in gara.
Una presenza per nulla di rappresentanza, quella di Paolo Massobrio, tra i più importanti e noti critici gastronomici d’Italia, anche ideatore e fondatore di Golosaria, che ha vissuto il “Festival del Panettone siciliano 2024” come un’occasione per celebrare una modalità di utilizzare prodotti di eccellenza, come nel caso delle mandorle siciliane di Mazzarino e del cioccolato di Modica.
«L’eccellenza siciliana raggiunge tutta l’Italia – sottolinea Massobrio – ma la Sicilia ha una marcia in più di creatività sul proprio prodotto, nel senso che, da qui, arrivano degli assist importantissimi per tutta l’azienda artigianale dell’agroalimentare. Basti pensare proprio al panettone, i migliori dei quali sono proprio al sud. Nei concorsi stravincono perché la lavorazione dei prodotti di origine, parlo degli agrumi canditi o della mandorla come sono stati usati oggi, la dice lunga. Per farvi capire, a Golosaria, quest’anno, la Sicilia è presente con 42 panettoni. Mi fa piacere che la prima fiera a Milano sui panettoni abbia come espressione anche realtà del sud dimostrando che il panettone, come il torrone, unisce tutto lo Stivale. Materie prime di eccellenza, quelle siciliane, che inorgogliscono i pasticceri, rendendoli consapevoli di potere realizzare panettoni competitivi. Il messaggio che arriva da questa manifestazione offre risultati di sperimentazione unici. Grazie per avermi fatto partecipare a questo laboratorio».
Una conclusione, quella affidata a Paolo Massobrio, che ha chiuso i lavori di questa seconda edizione del “Festival del Panettone” organizzato da Coop Somnium, dando appuntamento al 2025 con sempre più voglia di cimentarsi in prove alla cui base c’è il desiderio di dare spazio alla creatività, forti della qualità e delle competenze di chi parla la lingua della cooperazione
Luogo: Damiano Frutta Secca Biologica, Contrada Zappulla, TORRENOVA, MESSINA, SICILIA
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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