«Questo nuovo anno si apre purtroppo con l’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario, che mette in evidenza una situazione allarmante e inaccettabile. Questa volta, a subire l’aggressione sono stati due pediatri in servizio presso il reparto di pediatria del Policlinico di Catania. Tale episodio rappresenta, ancora una volta, un grave attacco alla sicurezza degli operatori della salute, che quotidianamente si dedicano con impegno e professionalità al benessere dei pazienti».

È questo il commento di Raffaele Lanteri, segretario nazionale della Federazione nazionale Ugl università e ricerca e di Carmelo Urzì segretario provinciale Ugl Salute.

«Inoltre continuano – Lanteri e Urzì – questo incidente mette in evidenza ancora una volta il clima di insicurezza in cui è costretto ad operare e lavorare il personale sanitario. Questa aggressione non colpisce soltanto i due pediatri coinvolti, ma rappresenta un attacco a tutto il sistema sanitario e al principio fondamentale della convivenza civile».

«È con grande rammarico – affermano Lanteri e Urzì – che constatiamo come la prepotenza, il non rispetto delle regole stia prevaricando nei nostri ospedali, a discapito della cultura del rispetto e dell’educazione. Questo fenomeno non solo mina la serenità degli ambienti di lavoro, ma ha anche conseguenze dirette sulla qualità dei servizi offerti ai pazienti. Purtroppo, a causa dell’atteggiamento di un singolo prepotente, le nostre strutture sanitarie si trovano ora ad affrontare la grave assenza di due medici, legata alla prognosi che li terrà lontani dal loro posto di lavoro e dal servizio alla comunità. Questa situazione non solo compromette il funzionamento quotidiano degli ospedali, ma influisce anche sull’assistenza sanitaria fornita ai cittadini, che meritano un servizio di qualità e un ambiente sicuro».

Per il segretario territoriale dell’Ugl Etnea Giovanni Musumeci «È fondamentale fare un passo indietro e iniziare a promuovere una cultura di rispetto e collaborazione all’interno delle strutture sanitarie. Gli ospedali e gli ambulatori devono tornare a essere luoghi sicuri, dove il personale sanitario possa operare con serenità e professionalità, senza timore di aggressioni o prepotenze. Il personale sanitario rappresenta una risorsa preziosa e insostituibile per la collettività. È quindi necessario tutelare chi si dedica ogni giorno alla cura dei cittadini, garantendo un ambiente di lavoro sicuro, dove venga riconosciuta e rispettata la dignità di ogni operatore».


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