“Dati positivi – afferma il presidente di Expo Mediterraneo Rosario Alfino – ma in Sicilia, con le nostre condizioni climatiche, potremmo fare molto di più. Il nostro è un settore strategico per destagionalizzare il turismo”
Expò Mediterrano chiude il 2023 con dati più che positivi. “I numeri che siamo riusciti a raggiungere nel corso dell’anno appena trascorso testimoniano l’importanza e il potenziale degli eventi fieristici B2B organizzati da Expò Mediterraneo, in collaborazione con il sistema Confcommercio. Gli eventi organizzati nel 2023 hanno visto la partecipazione di 1.200 espositori provenienti da tutto il territorio nazionale e internazionale ed hanno attratto più di 40.000 visitatori, coprendo ad ogni evento una superficie espositiva media di 10.000 metri quadrati e diversificando l’offerta con più di 50 macrosettori, di cui il 10% volutamente dedicato all’innovazione”. Questi i numeri snocciolati dal presidente di Expò Mediterraneo Rosario Alfino.
“La partecipazione attiva delle istituzioni e degli operatori del settore, unita alla vasta gamma di convegni e iniziative offerte durante i nostri eventi, conferisce al settore fieristico un ruolo strategico nella destagionalizzazione turistica della Sicilia – prosegue Alfino. – Sfruttando le favorevoli condizioni climatiche dell’isola, queste manifestazioni si pongono come opportunità unica per ampliare l’offerta turistica e promuovere lo sviluppo economico regionale. Vale la pena ricordare che il turismo fieristico genera un valore di produzione annuale di circa 10 miliardi di euro in Italia, con un impatto occupazionale significativo. Le parti del leone le fanno le regioni del nord, Lombardia in primo luogo, ma siamo fermamente convinti che in Sicilia basterebbe qualche piccolo accorgimento per recuperare posizioni e contribuire ad arricchire significativamente il mercato turistico regionale.”
“Va considerato infatti – continua Alfino – che, come dimostrano i dati, il visitatore di fiere e convegni è un cliente business, con budget di spesa giornaliero significativamente più elevati rispetto al turista medio vacanziero. Tuttavia, è necessario migliorare l’infrastruttura per accogliere adeguatamente espositori e visitatori, evitando situazioni in cui sono costretti a alloggiare a notevole distanza dalle fiere. Altro aspetto di fondamentale importanza è dato dal fatto che le fiere B2B sono strumenti cruciali per promuovere le aziende, il Made in Italy e soprattutto il Made in Sicily, con un grande potenziale di sviluppo. Apprezziamo lo sforzo della Regione Siciliana che, anche a seguito del successo ottenuto all’ultima BIT di Milano, sta puntando forte sulla destagionalizzazione del turismo ed invitiamo il presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore al Turismo Elvira Amata e l’assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo a voler considerare con grande attenzione le opportunità offerte in questo senso dal settore fieristico”