Palermo 11 giugno 2024 – “L’amministrazione comunale di Palermo prosegue imperterrita una condotta che penalizza la cittadinanza più disagiata privandola da una parte di alcuni dei diritti garantiti dalla Costituzione e dall’altro lato pretendendo tassazioni illegittime, come nel caso dell’Imu”.
Ad affermarlo è il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish che sabato scorso ha accompagnato alcune famiglie in difficoltà abitativa presso gli uffici elettorali di Piazza Giulio Cesare, per provare a ottenere il rilascio della tessera elettorale.
“Le famiglie avrebbero voluto esercitare il proprio diritto di voto per la tornata elettorale appena conclusa ma si sono viste negare tale diritto per la mancata iscrizione all’anagrafe – spiega Zaher Darwish, che ha nuovamente sollecitato anche un intervento del sindaco Lagalla – Il diritto al voto è stato negato a decine di famiglie perché risultano ‘irreperibili’. In questo modo si vanifica la previsione normativa comma 1 quater dell’articolo 5 della legge “Renzi-Lupi” e si vanifica la determina del sindaco del 26 gennaio, che consente la concessione in deroga dell’iscrizione anagrafica alle famiglie in stato di grave disagio che vivono in case occupate. Il ritardo comporta perdita di diritti consolidati, dal diritto al voto all’assistenza medico sanitaria, alla perdita dell’indennità di frequenza scolastica per minori portatori di handicap”.
Inoltre, denuncia il Sunia, negli uffici Tributi del Comune, ai cittadini in stato di bisogno assistiti dal sindacato degli inquilini e assegnatari, che avrebbero diritto alle agevolazioni del 25 per cento sull’Imu, non viene autorizzata la concessione delle riduzioni fiscali richieste.
“E questo perché i cittadini che presentano l’istanza con contratto assistito vengono messi di fronte a tortuosità burocratiche che travisano la normativa in vigore, obbligandoli a inutili odissee – aggiunge Darwish – Siamo preoccupati perché il pagamento dell’Imu scade il 16 giugno”. Il Sunia ha chiesto incontri ai vari uffici per fare chiarezza sulle procedure e contribuire a offrire servizi fondamentali a tante famiglie, che stanno finendo col pagare un altissimo prezzo, sempre perché si preferisce ignorare i loro diritti. Abbiamo chiesto un incontro diverse volte con l’assessore Alaimo, che aveva manifestato la sua disponibilità a una riunione con il coinvolgimento degli uffici competenti. L’incontro poi è sfumato, da oltre due settimane”.