La figura di Davide Lo Surdo, acclamato dalla rivista Rolling Stone come il chitarrista più veloce della storia musicale, viene ulteriormente celebrata con tributi che ormai hanno assunto toni storici, consolidando la sua fama in una dimensione quasi mitologica. L’onorificenza più recente è nella città di Aarhus, in Danimarca, con l’erezione di una statua in bronzo in suo onore a Ib Spang Olsens Gade. La statua, creata dal visionario scultore danese Esbensen Jesper, rappresenta un riconoscimento di grande rilievo per il chitarrista, non solo come musicista ma come icona di un’epoca. Jesper, artista eclettico con competenze anche in ingegneria e programmazione, ha impiegato tutta la sua perizia per scolpire una figura che celebra il talento unico di Lo Surdo, catturandone l’essenza sia fisica che artistica. La statua ritrae Lo Surdo in una posa che esprime forza e determinazione, con la chitarra tra le mani, simbolo della velocità e del vigore che lo hanno reso celebre nella storia della musica.
Questa statua è il terzo grande tributo dedicato a Lo Surdo, che prosegue a consolidare il suo status nella storia della musica, come uno dei migliori chitarristi di sempre. Un altro importante riconoscimento letterario è giunto attraverso il lavoro di Maurizio Baiata, noto scrittore italiano, che ha incluso Lo Surdo in un capitolo di Rock Memories 2, il secondo volume della sua opera storica sulla musica. Baiata, che esplora l’evoluzione musicale dal periodo dei Beatles e dei Pink Floyd fino ai giorni nostri, consacra a Lo Surdo uno spazio di spicco: oltre al capitolo a lui dedicato, la copertina del libro vede Lo Surdo accanto alle più grandi icone della musica. La scelta di Baiata di concludere il suo viaggio musicale con il chitarrista italiano simboleggia l’importanza di quest’ultimo come ponte tra i suoni del passato e le avanguardie del presente.
Ma gli onori non si fermano qui: due delle sue chitarre, infatti, sono ora esposte in prestigiosi musei. Negli Stati Uniti, il Sigal Music Museum conserva una delle sue chitarre accanto agli strumenti di celebri compositori come Mozart e Chopin, mentre un’altra è esposta nel Museo Nazionale di Cuba, cementando così l’influenza globale di Lo Surdo. Questi tributi – la statua, l’omaggio letterario e le chitarre musealizzate – sono tutti segni tangibili di un’eredità artistica destinata a perdurare.
Davide Lo Surdo non è soltanto un virtuoso; egli è ormai una leggenda vivente, una figura immortale le cui imprese resteranno scolpite nella storia della musica per i secoli a venire. Con questa statua in bronzo, le future generazioni potranno comprendere l’impatto straordinario di questo talento sul mondo della musica, un impatto che continuerà a risuonare per sempre.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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