Palermo aderisce alla mobilitazione nazionale dei precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Domani, giovedì 30 gennaio, alle 10:00 si terrà un presidio di protesta davanti alla sede del CNR in via Ugo La Malfa 153.
Dal 17 gennaio, dopo l’ennesimo rifiuto della Presidente a procedere immediatamente con la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ente, i precari con l’appoggio delle OO.SS. FLC CGIL, FIR CISL, UIL Scuola RUA, hanno ripreso l’occupazione della sede centrale.
La protesta è necessaria alla luce dell’atteggiamento della Dirigenza del CNR i cui tentennamenti mettono a repentaglio il futuro di circa 4000 precari tra ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi.
I numeri parlano chiaro: attualmente si stima che all’interno del più grande ente di ricerca italiano su 12 mila lavoratori circa un terzo del personale ha un lavoro precario. Le conseguenze di questa situazione ricadono non soltanto sulla vita di migliaia di lavoratori impossibilitati alla progettazione di una prospettiva di vita, ma anche sullo sviluppo e sulla crescita sociale, economica e civile del paese con progetti di ricerca che rischiano di non riuscire ad avere la necessaria continuità.
In supporto all’assemblea organizzata presso la sede centrale in piazzale Aldo Moro a Roma, i precari afferenti all’area di ricerca di Palermo, insieme alle OO.SS., si uniranno in presidio giovedì 30 gennaio 2025 alle ore 10:00 davanti la sede palermitana del CNR, sita in via Ugo la Malfa 153, per richiedere l’immediata applicazione della norma approvata in legge di bilancio 2025 (comma 591) che vincola 32 milioni di euro in tre anni alle stabilizzazioni secondo l’art. 20 della legge 75/2017 (cosiddetta legge Madia).
La necessità di un’azione immediata e in tempi ristretti unita all’avvio delle procedure di stabilizzazione è legata non solo alla fine dei progetti PNRR, con i quali cesseranno molti contratti non rinnovabili, e all’applicazione della riforma del pre-ruolo DDL 1240, ma anche alle quanto mai imminenti scadenze dei mandati di alcuni dei componenti del CdA (9 Febbraio 2025) e della Presidente (12 Aprile 2025).
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