Palermo 3 ottobre 2024 – Sispi, l’agitazione continua a crescere. Pronte a partire sono le prime azioni legali annunciate contro i tagli al salario del centinaio di lavoratori mentre si avvicina la data dello sciopero del 9 ottobre proclamato da Fiom Cgil Palermo e Fim Cisl Palermo Trapani.  

Il via libera è arrivato all’assemblea di ieri pomeriggio di Fiom Cgil e Fim Cisl con i lavoratori e gli avvocati dei due sindacati: è stata decisa la messa in mora nei confronti di Sispi contro le decurtazioni del 5 per cento già scattata a giugno sul premio di produzione, a causa dell’azione 18 prevista dal Piano di Riequilibrio del Comune. Decurtazioni che incideranno del 5 per cento ogni anno per 5 anni sul salario integrativo, fino ad arrivare al 30 per cento.

A seguire, saranno avviate le cause legali da parte dei lavoratori, che in questo momento sono in stato di agitazione e pronti alla giornata di sciopero: l’adesione è già totale, con blocco di straordinario e reperibilità.

Sulla vertenza Sispi si è svolto oggi anche un incontro congiunto delle commissioni Bilancio e Partecipate. Da parte delle opposizioni è arrivata la richiesta che l’amministrazione comunale e la direzione di Sispi agiscano con coerenza rispetto a quanto dichiarato oggi dal direttore generale vicario del Comune durante l’audizione. E cioè che  ”l’azione 18 del Piano di Riequilibrio consente alle società partecipate di applicare i tagli previsti solo dopo che sia stata sottoscritta una nuova contrattazione di secondo livello, mentre le clausole e i diritti acquisiti dai lavoratori in virtù della contrattazione collettiva attualmente in vigore devono continuare ad essere rispettati fino a quando non si darà corso ad un nuovo contratto di secondo livello”.

Una posizione condivisa anche dai sindacati. “Nel verbale approvato oggi in  commissione si afferma che anche il direttore generale vicario del Comune sostiene che in Sispi bisogna trovare la soluzione che ha prospettato il sindacato”, dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti e il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile, assieme alle Rsu di Fiom Antonio Flaccomio e di Fim Giuseppe Di Giorgi e Rosario Gennuso.

Il sindacato dei metalmeccanici resta sul piede di guerra. E continua a manifestare il suo dissenso.   “Ancora – dicono Foti, Nobile, Flaccomio, Di Giorgi e Gennuso – siamo in attesa degli impegni che alla riunione del 18 luglio aveva preso il direttore generale Eugenio Ceglia, che ci aveva convocati assieme agli assessori al ramo e alla governance di Sispi. Di tutto quello che aveva detto, e del percorso condiviso, non è stato fatto nulla, a cominciare dall’avvio immediato di nuove assunzioni, per sopperire alla riduzione dell’organico”.

Di fatto, gli effetti del piano di riequilibrio economico e finanziario hanno già prodotto i primi tagli sulle retribuzioni dei dipendenti DI Sispi.

“E proprio sui tagli  – spiega il sindacato dei metalmeccanici –  la nostra proposta per non fare perdere salario ai lavoratori, fatta anche in occasione del consiglio comunale, è di applicare le azioni di riequilibrio solo per la parte di fatturato della Sispi a carico del bilancio del Comune. Tutto il resto del fatturato, non incidendo sul bilancio comunale, deve restare libero da restrizioni e vincoli”.  

Soltanto un terzo del fatturato della Sispi è a carico del bilancio del Comune.  “Gli altri due terzi – aggiungono i rappresentanti sindacali di Fiom e Fim – non provengono dal contratto di servizio, sono frutto di progetti di sviluppo che l’azienda svolge attraverso finanziamenti del Pon Metro-Po Fesr-Pnrr, producendo quindi servizi aggiuntivi ai cittadini e utili economici al Comune che, essendo unico azionista, può benissimo incamerare e utilizzare a sua scelta”.

Sempre nella riunione di luglio, convocata da Ceglia, alla presenza degli assessori al Bilancio e alle Partecipate, si era stabilito di predisporre un documento condiviso sindacati-Sipsi da inviare al Comune.

“Questo documento è stato inoltrato e non ha mai avuto risposta – proseguono Fiom e Fim – Dopo la riunione di luglio, a fronte di quest’apertura, noi responsabilmente avevamo sospeso lo sciopero annunciato per il 24 luglio, mantenendo il blocco dello straordinario e della reperibilità. Siamo esterrefatti da questo comportamento. I lavoratori non ci stanno. Andremo avanti in tutte le sedi sindacali e legali affinché questa vergogna del taglio ai salari dei lavoratori non vada avanti”.

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