Sistema idrico colabrodo a Siracusa, ma l’Amministrazione comunale non prende provvedimenti. L’accusa è a firma di Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 e componente di Fratelli d’Italia, il quale aveva già affrontato più di una volta l’annoso problema siracusano. Secondo l’ultima rilevazione Istat del marzo 2024 riportata da Il Sole 24 Ore, Siracusa è da anni nella top ten italiana per perdite idriche, all’ottavo posto in Italia, e si caratterizza per una pessima qualità dell’acqua, a causa delle “elevate concentrazioni di cloruro di sodio”.

Peraltro, “nel 2022 il sindaco – spiega Mangiafico – nella qualità di presidente dell’Ati idrico, con la delibera 6/2022 ha decretato l’aumento delle tariffe dell’acqua, adeguandole ai parametri richiesti dall’Arera”. L’adeguamento sarebbe dovuto essere propedeutico all’anticipazione finanziaria richiesta dal gestore per le maggiori spese per l’acquisto di energia elettrica, in base ad un’altra Delibera dell’Arera ovvero la 229-22, secondo le modalità della circolare Csea 24/2022.

“Un quadro disastroso e fallimentare che poggia le sue basi su una rete idrica vetusta caratterizzata da un progressivo aumento di guasti, che per indirizzo dell’Arera determina un aumento del costo della tariffa, sulla base del principio “chi più inquina, più paga”, ancora Mangiafico. Quello che viene fuori da una disamina di Civico 4 del report annuale che monitora i guasti e i disagi in città, è che la situazione delle condotte idriche sotto le Amministrazioni guidate da Francesco Italia e Edy Bandiera sta progressivamente peggiorando. Negli ultimi quattro anni, da agosto 2020 a luglio 2024, Siam ha comunicato alla città 116 importanti guasti alle condotte idriche, di cui 32 solo nell’ultimo anno.

“Questo dato conferma il disastro del 2023, quando si era registrato un aumento del 18% dei guasti, con conseguenti sofferenze e disagi per la cittadinanza. – afferma Mangiafico – Dal monitoraggio annuale, emergono due aree particolarmente colpite: il comprensorio di Belvedere e traversa Sinerchia da una parte, e la contrada marina del Plemmirio dall’altra. Inoltre, persistono i tradizionali problemi nella Borgata, che l’Amministrazione comunale non è riuscita ad arginare. Questi risultati sono chiaramente il frutto delle scadenti politiche di investimento dell’Amministrazione comunale, per le quali la cittadinanza paga il prezzo più alto. Adesso, in alcune zone della città come Belvedere e Plemmirio, si è costretti a politiche di parzializzazione della risorsa idrica. Preoccupa l’elevata presenza di interventi su condotte di adduzione ai serbatoi, con sfiati che, a riparazioni ultimate, agiscono direttamente sui rubinetti. Anche l’estate in corso non è stata da meno, con rotture delle tubazioni e problemi nei livelli dei serbatoi nelle zone di maggiore sofferenza estiva, come il Plemmirio. Abbiamo registrato casi di assenza d’acqua in porzioni rilevanti del nostro territorio, con disagi che si sono prolungati fino ad intere giornate. Un elenco numeroso per l’intervallo di tempo considerato, a dimostrazione che le reti sono arrivate al limite massimo consentito.”

Si aggiunge il fenomeno di Cassibile, oggetto di una protesta il 12 luglio 2024 da parte di residenti e commercianti. Anche se non presente nel report, Cassibile lamenta nel periodo estivo, come accade a Plemmirio, Sinerchia e Belvedere, che a partire dal tardo pomeriggio l’acqua si riduca fino a momenti di mancata erogazione. “Resta a oggi fallito – continua Mangiafico – l’obiettivo di servire a livello idrico zone della città ancora sprovviste come Arenella e Fanusa. Paghiamo, a ragion veduta dopo quattro anni dall’ultimo capitolato di appalto, l’obiettivo posto al punto 3 (cioè nel primo anno di attività) del programma degli interventi affidati, cioè l’utilizzo delle acque dell’Anapo, mentre le condotte cittadine cadono a pezzi. Un obiettivo visionario, pagato dalla città in questi 48 mesi”. Gli ammaloramenti e le perdite in particolare dei serbatoi Teracati, Bufalaro Alto e Bufalaro Basso, sono noti ma ad oggi non godono di alcuna iniziativa di manutenzione straordinaria all’interno del capitolato d’appalto.

“Attendiamo -conclude Mangiafico – ancora risposte dall’attuale Amministrazione comunale sul fatto che essa stessa abbia confermato che “la distribuzione delle acque sia al limite della potabilità” (pag. 11 della relazione tecnica del dirigente di settore) e quali iniziative abbia intrapreso l’Amministrazione da un punto di vista economico per mitigare il fatto di servire ai siracusani un’acqua di “pessima qualità”. Non abbiamo visto nulla. Forniremo questo report alle forze politiche di opposizione, affinché la questione dell’acqua in città possa entrare nel dibattito pubblico urgente di uno dei prossimi consigli comunali.”

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.