Aule chiuse per inagibilità, alunni a studiare nei corridoi e in palestra, ma soprattutto comunicazioni opache e scarne alle famiglie da parte del Comune che, dal canto proprio, non ha una soluzione vera da proporre per l’istituto comprensivo Raiti che attualmente può ospitare fino a 800 alunni. Così Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 e componente di Fratelli d’Italia Siracusa.

“Al Raiti – dice Mangiafico – sono trascorse oltre due settimane dal momento in cui sono emersi i problemi, che oltre a non essere stati risolti, risultano aggravati dallo stato di insofferenza dei genitori degli alunni, che si è tradotto nella manifestazione di questa mattina all’apertura della scuola”. 

Giovedì 14 novembre, dopo un sopralluogo dei tecnici del Comune, era stata comunicata l’inagibilità delle aule 4A, 4C, 5A, 5B della Scuola Primaria e i bagni della Scuola Secondaria. Di queste, ancora due aule risultano non fruibili.

Civico 4 denuncia le responsabilità dell’Amministrazione comunale: “anzitutto, – continua Mangiafico – ha consentito da due settimane che i bambini di due classi partecipino all’attività didattica in luoghi comuni e in condizioni che non rispettano il diritto allo studio; in secondo luogo, se da un lato spende soldi in iniziative di immagine con affidamenti diretti, dall’altro ritarda colpevolmente le manutenzioni indispensabili delle scuole cittadine; infine, l’Amministrazione comunale resta gravemente responsabile da quasi cinque anni ormai, con la determina dirigenziale 45 del 2019 di avere consentito, in molte scole della città, che le caratteristiche degli edifici “variassero” rispetto ai requisiti di agibilità iniziale, chiudendo gli occhi sulla inappropriata trasformazione di spazi destinati ai bambini, come le aule, in altro, così come accaduto alla “Raiti”, dove nessuno dice che esistono aule “occupate” da personale amministrativo mentre i genitori “occuperebbero” le aule oggi inagibili”.

Siracusa è “una città nella quale, per ragioni come queste, – conclude Mangiafico – quasi tutte le scuole non hanno i certificati di prevenzione incendi e gli amministratori pubblici accorrono facendo i “finti tonti” alle manifestazioni di protesta senza dire ai cittadini quali siano le verità (nascoste).”

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