È caos nella zona di via Tisia a causa dei lavori non ancora completati nel parcheggio di via Damone. A sollevare la questione riguardo ai lavori di riqualificazione di via Tisia e via Pitia è il leader del movimento politico Civico 4, Michele Mangiafico.

Il progetto, inizialmente previsto per concludersi nell’agosto del 2023, presenta ritardi significativi, mantenendo il cantiere aperto oltre la tempistica prevista. Un aspetto particolarmente rilevante è la mancata realizzazione dell’area a parcheggio di 100 posti auto in Via Damone, che, contrariamente alle aspettative, continua a essere utilizzata come deposito dalla ditta aggiudicatrice dei lavori.

Il problema centrale che emerge è la carenza di posti auto per il centro commerciale naturale situato in quest’area, rappresentando un fallimento significativo del progetto complessivo. 

“I centri commerciali – dichiara Mangiafico – nacquero circa un secolo fa in risposta ai primi problemi del traffico e nell’ottica di garantire ampi parcheggi, che ne caratterizzarono fin dall’inizio il tratto distintivo. Si calcola che per ogni metro quadrato di superficie di vendita vadano considerati due metri quadrati di superficie a parcheggio. I centri commerciali naturali nascono più recentemente nel tentativo di restituire i cittadini al contesto urbano e sostenere i negozi di vicinato, garantendo gli stessi servizi dei centri commerciali, ovvero parcheggi, ristorazione, eventi. Per cui non si può pensare un centro commerciale naturale se, prima di tutto, non si pensa ai parcheggi.”

Ed ecco l’idea di sostenere il centro commerciale naturale di via Tisia e via Pitia.

“Oggi il parcheggio di via Damone – dice Mangiafico – offre circa 40 posti auto, la via Damone 30, la via Tisia 100 e la via Pitia 50. Un totale di 220 posti auto (quasi 150 posti in meno del 2021) che sommano 2.750 mq per cui, se per un attimo eliminassimo le abitazioni e pensassimo che questi posti debbano servire solo i negozi, avremmo una superficie di vendita di circa 1.400 mq. Se ipotizzassimo una media di 60 mq per superficie di vendita, il progetto dell’Amministrazione comunale – in assenza di residenti – risponde ad un centro commerciale naturale di 23 negozi con un solo punto luce. Per difetto, tra le vie Tisia, Pitia e Damone di punti luce ne abbiamo calcolati circa 200 (12 mila metri quadrati di superficie di vendita). In altre parole, se l’Amministrazione comunale avesse realmente voluto sostenere la nascita e la valorizzazione del centro commerciale naturale Acradina avrebbe dovuto realizzare, solo per gli scopi commerciali, 24 mila metri quadrati di superficie a parcheggio ovvero quasi 2000 posti auto”.

Mangiafico sottolinea le crescenti preoccupazioni di negozianti e residenti, insieme al disagio delle attività produttive, richiedendo un intervento immediato dell’Amministrazione comunale per completare l’area a parcheggio di Via Damone e per proporre nuove soluzioni significative per questa zona critica e strategica della città.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.