“In qualità di senatrice della Repubblica, esprimo la mia più ferma opposizione al tentativo di mantenere un regime di disparità di genere all’interno delle istituzioni della Regione Siciliana. Questa visione patriarcale non rappresenta il futuro che desideriamo per la nostra terra, ma una forma di resistenza obsoleta che nulla ha a che vedere con i valori di equità e giustizia sociale che dovrebbero guidare ogni governo democratico. È inaccettabile che, mentre in altre regioni d’Italia lo Stato ha legiferato con chiarezza per garantire la rappresentanza paritaria, in Sicilia si continui a trattare il tema della partecipazione femminile come un mero ostacolo alla gestione del potere. Il Parlamento regionale, che dovrebbe essere un faro di progresso, rischia invece di diventare un simbolo di retroguardia, negando a tante donne competenti e motivate l’accesso a ruoli di governo. Pertanto, ritengo fondamentale che anche la Sicilia si adegui agli standard nazionali sulla parità di genere, adottando la doppia preferenza di genere e garantendo una reale equità nella composizione delle giunte comunali e regionali. Non è tollerabile che la partecipazione alla vita politica continui a essere una concessione e non un diritto democratico”. Lo afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo.

“Mi piacerebbe capire a chi giova che tale condizione resti immutata – conclude Ternullo. Chi c’è dietro questa volontà politica? Ricordo che solo attraverso una rappresentanza equa, che includa realmente le donne, sarà possibile affrontare in modo efficace i tanti problemi che affliggono la Sicilia, dalle crisi sociali alla povertà, dalla gestione dei servizi essenziali alla tutela dell’ambiente – conclude Ternullo. È tempo che anche in Sicilia le donne abbiano lo spazio che meritano”.


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