Selezione di 156 giovani per il Servizio Civile Universale in attività educative, culturali e sociali in 12 realtà della rete Gonzaga Campus
Le candidature entro il 18 Febbraio. Previsto un webinar Lunedì 27 Gennaio alle ore 15:00
Attività sociali per i giovani delle periferie, per le persone migranti ma anche promozione culturale e socio-educativa nelle scuole. E’ quello che prevede il Servizio Civile Universale per i giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti. I 12 enti della rete, coordinata dal Gonzaga Campus, metteranno a disposizione 22 sedi per accogliere i 156 giovani. In particolare, per un anno, verrà offerta una ricca esperienza di volontariato che permetterà di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro mediante un tutoraggio, di maturare crediti formativi universitari e un punteggio valido nei concorsi pubblici. Il servizio, riscattabile ai fini pensionistici, prevede una remunerazione mensile (507,30 euro).
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 18 Febbraio, alle ore 14:00. Per avere maggiori informazioni sui progetti di servizio civile è previsto un webinar lunedì 27 gennaio alle ore 15,00, (on line sulla piattaforma zoom).
Per partecipare occorre registrarsi sul sito, nella sezione dedicata al Servizio Civile (gonzagacampus.it/serviziocivileuniversale). Sul sito è possibile trovare le informazioni sulle modalità di presentazione della domanda e consultare le schede sintetiche di tutti i progetti con le attività previste in ogni sede.
“Mi occupo delle attività di accoglienza e di promozione sociale della Scuola d’Italiano per stranieri di Gonzaga e Centro Astalli – racconta Sofia Alaimo di 25 anni -. E’ un servizio gratuito seguito da 210 persone straniere appartenenti a 15 nazionalità diverse. L’esperienza di servizio civile mi sta servendo molto perché sono una mediatrice culturale, laureata in relazioni internazionali. Stare dentro il Campus è una opportunità molto arricchente che apre prospettive culturali molto ampie. Per il momento, sono impegnata pure, in un progetto dentro il carcere Pagliarelli. Il mio desiderio è quello di potere lavorare, in futuro, negli apparati internazionali dell’Unione Europea”.
I quattro progetti proposti dalla rete: “Faccio la mia parte”, “Senza Confini”, “Comunità Educante” e “Dare di più”, finanziati con il bando ordinario, hanno una riserva di posti dedicati ai giovani con minori opportunità che hanno un basso reddito (Isee pari o inferiore a 15 mila euro). Le attività in cui i giovani saranno coinvolti sono: educative, di tutoraggio scolastico, di supporto all’apprendimento dei minori con bisogni educativi speciali, ludiche, ricreative, sportive, artistiche, culturali, interculturali e di comunicazione sociale. A queste si aggiungono pure quelle di: animazione culturale, orientamento lavorativo dei giovani, inserimento e integrazione dei migranti, conservazione del patrimonio artistico e cura delle biblioteche. La rete è costituita dal Gonzaga Campus che offrirà a 56 giovani un’esperienza nel settore dell’educazione formale ed informale per i giovani della Scuola italiana, dell’International School Palermo e della Polisportiva. Tra le 12 realtà, ci sono l’Istituto Pedro Arrupe che è attivo nella formazione socio-culturale e il Centro Astalli Palermo che è impegnato nei progetti per le persone migranti. Oltre a queste, ci sono: l’associazione Arces con i progetti formativi interdisciplinari, la cooperativa sociale Al Azis con i processi educativi e socio-lavorativi nel quartiere Danisinni, l’associazione AddioPizzo con i progetti di legalità, l’associazione San Francesco Saverio dedicata alla promozione del patrimonio culturale del museo e della Chiesa del Gesù a Casa Professa, la cooperativa Parsifal con i progetti sociali nel quartiere San Lorenzo e l’’associazione Lievito che opera allo ZEN. A queste si aggiungono il Collegio S. Ignazio di Messina con i suoi percorsi socio-educativi e le scuole Canossiane di Catania e Aci Bonaccorsi per i minori di centro storico e periferia).
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